ROMA – In questi mesi tumultuosi di proteste che attraversano il nostro paese, emerge la frattura e la spaccatura frammentaria di quella che era una volta l’Unità. La divisione del popolo dal governo suo rappresentante e i rappresentanti scissi da coloro che rappresentano. Numerose le iniziative di vari settori che scioperano e protestano, un piccolo “ottobre Rosso” del ventunesimo secolo, dal Nord Europa all’Italia, fino a Roma.
Nello specifico, si aggira nel settore ferroviario malcontento tra i lavoratori della manutenzione di RFI contro i loro sindacati principali. Una questione che sembrerebbe minare la fiducia dei manutentori nei loro rappresentanti; infatti si annuncia “l’Assemblea Nazionale dei Lavoratori della Manutenzione di RFI” indetta mercoledì 13 marzo, uno sciopero di tutto il settore per chiedere il ritiro del nefasto accordo siglato il 10 gennaio 2024 tra Organizzazioni Sindacali (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Orsa Ferrovie, Uil Trasporti, Ugl AF, Fast-Slm) ed azienda.
L’appuntamento è stato dato alle ore 11:00 in Piazza della Croce Rossa, di fronte la sede del gruppo delle Ferrovie dello Stato Italiane.
La ragione dello sciopero che dalle Alpi allo stretto sta infuocando tutti i lavoratori del settore, sembrerebbe essere la firma da parte dei sei sindacati avvenuta lo scorso 10 gennaio, riguardo un accordo che smantellerebbe le tutele contrattuali su orari, nastri di lavoro e riposi giornalieri e settimanali.
Ciò scavalcherebbero non solo le normative su salute e sicurezza che il CCNL tutela, ma verrebbero meno le condizioni psicofisiche e la gestione della vita privata e sociale dei lavoratori.
L’obiettivo principale di questa protesta, è il ritiro delle firme sull’accordo sopracitato. Alcuni sindacati di base stanno lottando insieme ai loro firmatari per far valere i diritti e la dignità che ogni essere umano necessita, come diritto inviolabile della persona che la stessa Costituzione garantisce e tutela.
Un’unione che evidenzia la volontà di giustizia, che non chiede molto, ma solamente il riconoscimento dei propri diritti, cui mai devono essere anteposti agli interessi personali.