La giornata mondiale della Tubercolosi

Il 24 marzo di ogni anno viene celebrata la Giornata mondiale della tubercolosi (TBC) in ricordo del 24 marzo 1882, quando Robert Koch annunciò alla comunità scientifica la scoperta dell’agente eziologico di tale malattia.

Il messaggio dell’OMS

La Giornata mondiale della tubercolosi 2024 (TB Day) viene commemorata con il tema Yes! We can end TB! (Sì, possiamo porre fine alla tubercolosi!), che trasmette un messaggio di speranza sulla possibilità di riprendere la lotta contro l’epidemia di tubercolosi, grazie a una leadership di alto livello, a maggiori investimenti e ad una più rapida adozione delle nuove raccomandazioni dell’OMS.

In occasione della Giornata mondiale, per garantire il raggiungimento degli impegni assunti, l’OMS chiede di agire su diversi fronti:

  • leadership e azione ad alto livello per porre fine alla TBC come problema di salute pubblica
  • investimento sostenibile in risorse, assistenza, cura e informazione per garantire l’accesso universale alle cure e per la ricerca
  • aumento dell’accesso al trattamento preventivo della TBC e ai servizi di screening per la malattia tubercolare
  • rafforzamento dell’impegno multisettoriale e della responsabilità
  • azioni per affrontare le disuguaglianze sanitarie e garantire la salute per tutti.

Il quadro epidemiologico

L’OMS dal 1997 pubblica ogni anno il Global tubercolosis Report, un rapporto che fornisce una valutazione completa e aggiornata dell’epidemia di TBC e dei progressi nella prevenzione, nella diagnosi e nel trattamento della malattia, a livello globale, regionale e nazionale.

La TBC nel mondo è stata la seconda causa di morte per un singolo agente infettivo nel 2022, dopo la malattia da Covid-19.

  • la pandemia da Covid-19 causata dal virus SARS-CoV-2, ha avuto un forte impatto sulle attività di sorveglianza, prevenzione e cura della tubercolosi: si stima che circa 10,6 milioni di persone abbiano sviluppato la TBC nel 2022, rispetto alle stime di 10,3 milioni nel 2021 e 10,0 milioni nel 2020
  • la TBC ha causato circa 1,30 milioni di decessi, dato in calo rispetto alle stime di 1,4 milioni sia nel 2020 che nel 2021 e quasi al livello del 2019
  • nel 2022, il 55% delle persone che hanno sviluppato la TBC erano uomini, il 33% donne e il 12% bambini (da 0 a 14 anni)
  • la TBC multiresistente o rifampicina-resistente (MDR/RR-TB) rappresenta ancora un grave problema per la salute pubblica e una minaccia per la sicurezza sanitaria: si stima che 410.000 persone abbiano sviluppato una TBC MDR/RR nel 2022: tra queste, solo due su cinque persone sono state diagnosticate e avviate al trattamento.

L’Italia è definita dall’OMS un Paese “a bassa endemia”, poiché si registrano meno di 10 casi di malattia ogni 100.000 abitanti.

  • nel 2022 sono stati notificati 2.439 casi di tubercolosi, con un tasso di notifica pari a 4,1 casi per 100.000 residenti;
  • dal 2010 al 2021 il tasso di notifica di malattia si è ridotto progressivamente (da 7,7 a 4,2 per 100.000 residenti), raggiungendo nel 2020 il valore più basso (3,8 per 100.000 residenti); tale decremento si è verificato in tutte le classi d’età;
  • nel 2022 i casi di TBC polmonare sono stati 1683 (69,0%): tale rapporto tra forme polmonari ed extra-polmonari si è mantenuto costante nel periodo 2009-2021;
  • nel 2022 la percentuale di casi di TBC nei nati all’estero si conferma leggermente superiore rispetto quella registrata per le persone nate in Italia, tuttavia i numeri assoluti sono in diminuzione tra i nati all’estero.

La strategia mondiale e l’obiettivo dell’Italia

A livello mondiale la strategia “End TB”, adottata dall’Assemblea mondiale della sanità nel 2014, mira a

  • ridurre l’incidenza della TBC dell’80% rispetto al 2015
  • ridurre i decessi per TBC del 90% rispetto al 2015
  • eliminare completamente i costi catastrofici per le famiglie colpite da TBC entro il 2030.

In ambito europeo l’Action plan 2023-2030 della Regione Europea OMS prevede:

  • la riduzione dell’incidenza TB del 50% per il 2025 e del 80% per il 2030
  • la riduzione del numero di decessi da TB del 75% per il 2025 e del 90% per il 2030
  • il raggiungimento del tasso di successo tra i casi MDR e RR-TB dell’80% per il 2025 e dell’85% per il 2030.

L’Italia attualmente mira a raggiungere gli obiettivi per i Paesi a bassa endemia definiti nella strategia “End TB” a partire dai paesi che nel 2012 avevano meno di 100 casi per milione):

  • fase di pre-eliminazione: meno di 10 casi per milione nel 2035
  • fase di eliminazione: meno di 1 caso per milione del 2050.

Gli obiettivi da conseguire includono il miglioramento del trattamento, della gestione dei casi e dell’aderenza alla terapia, nonché il sostegno all’integrazione tra servizi sanitari territoriali ed altri Enti (pubblici, del privato sociale e del volontariato), allo scopo di favorire l’accesso ai servizi sanitari da parte di tutta la popolazione.

Le attività del Ministero

Il Ministero della Salute, insieme alle Regioni e alle Province Autonome, ha elaborato linee guida finalizzate alla prevenzione della TBC relativamente alla gestione dei contatti, all’ambito assistenziale e alle popolazioni provenienti da Paesi ad alta endemia.

Nell’ambito delle attività del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM), quale organismo di coordinamento tra il Ministero della Salute e le Regioni per le attività di sorveglianza, prevenzione e risposta tempestiva alle emergenze, sono stati finanziati progetti finalizzati alla definizione di strategie di controllo della tubercolosi associata ad HIV e al controllo e prevenzione della infezione e della malattia tubercolare, con l’obiettivo di raggiungere la fase di pre-eliminazione prevista dalla strategia “End TB”.

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