Le favole sono lo specchio incantato in cui si riflette la verità, dipinta con i colori vibranti della fantasia. Ogni favola è un dipinto vivente animato dai colori della fantasia e incorniciato dalla saggezza dell’esperienza. Le favole esistono ed esisteranno sempre. Questo breve testo reinterpreta le fiabe classiche dell’infanzia attraverso brevi tracce, facendole rivivere nella realtà che ci circonda, attraverso occhi sempre pronti a stupirsi, a meravigliarsi e a saper guardare anche da adulti con gli occhi del bambino che, finché potrà vivere in noi, ci darà forza, coraggio e fiducia nella vita.
Recensione
In un mondo in cui le favole classiche sembrano appartenere a un tempo lontano, Francesca Giacomello ci sorprende con il suo nuovo libro Favole 2.0, una fresca reinterpretazione delle storie che hanno accompagnato l’infanzia di tutti noi. Racconti che tutti conosciamo e amiamo ma con la particolarità di essere contestualizzati nel mondo contemporaneo. Attraverso una scrittura essenziale e un’immaginazione vivace, l’autrice trasforma personaggi iconici in figure riconoscibili della società odierna. Personaggi che, nonostante le moderne metamorfosi, mantengono intatta la magia delle loro storie.
Nel suo ultimo libro la Giacomello mantiene l’essenza della favola, mostrando che anche nel mondo frenetico e complesso in cui viviamo, esistono insegnamenti preziosi che si possono apprendere. Così le sfide ambientali, sociali e generazionali affrontate nella società in cui siamo immersi si rispecchiano nelle avventure dei celebri personaggi delle favole, offrendoci una prospettiva nuova. Parliamo di un’opera che dimostra come, nonostante il passare del tempo e i cambiamenti, il potere significativo delle favole rimanga sempre immutato. È un invito a guardare oltre la superficie delle cose, a trovare ispirazione nei luoghi più inaspettati, ma anche a mantenere viva la magia delle storie che ci hanno accompagnato fin dall’infanzia.
L’aspetto che rende Favole 2.0 un libro speciale è il modo in cui invita a guardare la vita con gli occhi di un fanciullo, per ritrovare la meraviglia anche nell’età adulta. Se le favole si distinguono per la loro capacità di trasmettere lezioni morali o messaggi educativi, tale elemento lo si ritrova anche nel libro di Francesca Giacomello. In questa rinnovata interpretazione delle favole classiche, tuttavia l’autrice aggiunge qualcosa in più, poiché lascia spazio alla libertà del lettore di individuare un insegnamento personale, basato sulle proprie riflessioni e esperienze. Ogni narrazione è intrisa di aneddoti offrendo degli spunti per affrontare e meditare sulle complessità della vita moderna.
Le pagine di ogni favola sono adornate da meravigliose illustrazioni, create per catturare l’attenzione dei giovani lettori e rendere l’esperienza di lettura ancora più coinvolgente. Queste immagini fungono da finestre verso mondi fantastici e senza tempo, dove ogni dettaglio offre un invito all’immaginazione. E così, in questo viaggio tra le pagine, tutti possono esplorare regni incantati e incontrare personaggi indimenticabili, mentre la loro mente danza leggera in un universo di magia e meraviglia che non conosce confini.
L’autrice Francesca Giacomello si riconferma nel suo caratteristico stile breve e diretto che, insieme a una narrazione semplice, avvolge il lettore in un abbraccio accogliente, rendendo Favole 2.0 un libro accessibile a un vasto pubblico. Ogni pagina è permeata da un linguaggio che sprigiona riflessioni e nostalgie di un tempo passato. La Giacomello ci trasporta in un mondo di magia e avventura dove i confini tra realtà e fantasia si mescolano: ogni favola diventa un viaggio emozionante, un’esperienza che coinvolge mente e cuore.
Il libro inoltre è legato all’interessante progetto di un audiolibro su Favole 2.0, che dimostra l’impegno della Giacomello nel rendere la sua opera accessibile a tutti, superando le barriere della lettura tradizionale. Un’idea che offre un modo alternativo di esplorare e apprezzare il testo letterario, stimolando la fantasia e l’immaginazione degli ascoltatori e incoraggiando discussioni sulle tematiche affrontate. Favole 2.0 dunque non è solo un testo che ci ricorda il potere eterno delle favole ma anche un’opera che promuove l’inclusione, la diversità e la valorizzazione delle capacità individuali.
Intervista all’autrice
Cosa ti ha portato a scrivere Favole 2.0?
Ho deciso di scrivere questo libro per esprimere la mia creatività e fantasia e per condividere valori e insegnamenti importanti che mi stanno a cuore con i lettori di ogni età. Lascio a chi mi leggerà il compito di tramandare queste brevi storie volando con la fantasia.
Ciò che rende particolarmente originale il tuo libro è il contesto in cui hai ambientato le storie. Ti va di dirci qualcosa di più?
Ho ambientato favole classiche (e.g. la sirenetta, la bella e la bestia, pinocchio, biancaneve etc) nel mondo in cui viviamo oggi, trasformando un burattino di legno in un robot androide, una bestia mostruosa in un perfido imprenditore, una biancaneve in un’influencer, per far capire che, anche nell’epoca contemporanea, la magia di questi racconti continua a brillare e vivere. “Anche nei giorni nostri ci sono spazi per la magia e per il meraviglioso. Le relazioni, la gentilezza e la consapevolezza ambientale sono diventate i nuovi incantesimi e la crescita personale interiore è il vero viaggio epico d’oggi”.
Quali sono i tuoi autori di favole preferiti e come ti hanno influenzato?
Non ho autori preferiti, tant’è vero che ho utilizzato storie di diversa provenienza. Sono andata a ripescare le favole che avevo letto da bambina e ho selezionato quelle che potevano essere più adatte a ciò che ho vissuto e quindi essere trasformate e adattate ad un mondo moderno, a volte troppo ingiusto e mentalmente chiuso.
Quali elementi ritieni imprescindibili per scrivere una buona favola?
A mio parere, le favole dovrebbero essere brevi e dirette, con una narrazione semplice e chiara. Una delle caratteristiche distintive delle favole è la presenza di una lezione morale o un messaggio implicito. Il linguaggio utilizzato nelle favole dovrebbe essere chiaro, vivace e coinvolgente, adatto al pubblico a cui è destinata la storia. Una favola di solito dovrebbe presentare personaggi facilmente riconoscibili e memorabili, spesso stereotipi o archetipi. Questi personaggi devono essere chiaramente definiti e sviluppati nel contesto della storia.
Credi che le favole siano importanti per l’educazione e lo sviluppo dei bambini?
Le favole hanno molto da insegnare ai bambini e sono molto educative, a mio parere. Esse aiutano a sviluppare la creatività e la fantasia.
C’è un messaggio particolare che vuoi trasmettere ai lettori attraverso il tuo libro?
Cercate, il più possibile, di vivere la vostra quotidianità come nelle favole. Cercate di immaginare nella vostra realtà di tutti i giorni queste brevi tracce e di riviverle a modo vostro. Siate consapevoli che le favole non finiranno mai ma si trasformano e si adattano a ciascuno di noi e nel tempo in cui viviamo.
Quale favola in assoluto hai amato scrivere e perché?
La bella e la bestia è la storia che mi ha più emozionato riscrivere perché credo molto nell’importanza di guardare oltre le apparenze esterne e di apprezzare la vera natura di ciascuno di noi.
Cosa puoi dirci del progetto audiolibro legato a Favole 2.0?
Ho deciso di affiancare un audiolibro per far si che tutti, anche quelli che hanno problemi o difficoltà a leggere, possano apprezzare questo mio lavoro. Credo che le fiabe siano molto stimolanti per la fantasia e la creatività di ognuno di noi e che tutti abbiano il diritto di ascoltarle per volare con la fantasia nel proprio mondo immaginario e fiabesco.