Si fa presente che i dati potrebbero essere ulteriormente revisionati a seguito delle variazioni territoriali non ancora pervenute all’Istat.
Tutti i dati dei confini delle unità amministrative a fini statistici sono diffusi annualmente, a partire dal 2002 con riferimenti al 1° gennaio dell’anno in corso, in un formato uniforme per strato informativo, come specificato nel documento di descrizione dei dati. Le sole eccezioni temporali riguardano i dati degli anni censuari (1991, 2001 e 2011) diffusi alla data del censimento.
I confini delle unità amministrative a fini statistici sono costituiti da tre livelli gerarchici (regioni, province e comuni) e uno statistico (ripartizioni geografiche) a copertura nazionale, cui si aggiungono negli anni censuari anche le aree speciali (zone in contestazione e isole amministrative).
Il formato dei dati è shapefile nel sistema di riferimento WGS84; il dettaglio tecnico della proiezione è riportato nel file apposito (formato prj), associato a ciascun file geografico. La scala non è certificabile uniformemente dall’Istat, poiché le basi di acquisizione utilizzate (principalmente foto aeree ed altra cartografia) provengono da fonti e scale differenti che variano tra ambito urbano ed extraurbano.
I file geografici delle ripartizioni geografiche, regioni, province, città metropolitane e comuni includono:
- le modifiche nei limiti amministrativi segnalate e formalmente documentate dai comuni in occasione dell’aggiornamento delle Basi Territoriali 2021;
- le variazioni amministrative e territoriali intervenute nei periodi intercensuari consultabili nella sezione Codici dei comuni, delle province e delle regioni;
- le variazioni amministrative conseguenti alla risoluzione di zone in contestazione tra comuni limitrofi e acquisite solo in seguito all’invio all’Istat della documentazione ufficiale.
Gli attributi degli shapefile sono codificati (encoding) in UTF-8 come descritto nel relativo file di riferimento (formato cpg), collegato al dato geografico.