Suviana, nessuna notizia dei dispersi. Abbassato il livello del lago per agevolare i soccorsi

Bologna – Continuano le ricerche dei quattro lavoratori ancora dispersi dopo il disastro avvenuto ieri nella centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, nell’Appennino bolognese. Nelle ricerche, fanno sapere i Vigili del fuoco, sono impegnati 100 pompieri, di cui “61 inviati in rinforzo dalle regioni limitrofe”. Sul posto anche “team Usar (Urban search and rescue), sommozzatori, unità Speleo Alpino Fluviali, squadre ordinarie ed esperti topografi”.

Dalle operazioni di ricerca dei dispersi nella centrale di Bargi, “non ci attendiamo in giornata di avere risultati”, rende noto Luca Cari, portavoce dei Vigili del fuoco, in collegamento da Suviana con la trasmissione Diario del giorno su Rete 4.

SUVIANA, ABBASSATO LIVELLO LAGO PER AGEVOLARE SOCCORSI

Per aiutare il lavoro dei Vigili del fuoco è stato abbassato il livello del lago di Suviana. Per ora di circa un metro, ma nelle prossime ore la quota potrebbe abbassarsi ancora. A spiegarlo è la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, nel corso di un punto stampa nel tardo pomeriggio di oggi alla centrale elettrica sull’Appennino bolognese teatro dell’esplosione di ieri, in cui hanno perso la vita tre lavoratori. Non c’è comunque “nessuno svaso massivo del lago di Suviana- ci tiene a precisare Priolo- sono parametri di gestioni regolari quando si verificano delle emergenze”. Oltre a questo, sempre per agevolare i soccorsi dei pompieri, Enel ha incaricato una ditta specializzata per intervenire con delle “idrovore per togliere acqua dalla vasca in cui si stanno eseguendo le operazioni”, spiega ancora Priolo, sempre “per ulteriore sicurezza” a favore dei soccorritori. Nel frattempo sono stati fatti dei campionamenti delle acque del lago, sia interne che esterne alla struttura, i cui risultati dovrebbero essere disponibili domattina. Al momento, comunque, le analisi di Arpae e Hera “non rilevano” la presenza di inquinanti nelle acque. In ogni caso, “in via precauzionale” è stata installata una “barriera utile per assorbire gli idrocarburi”. Sempre attivo, infine, il servizio di supporto psicologico per i lavoratori e le famiglie messe a disposizione da Enel e dalla Regione, attraverso gli specialisti dell’Ausl di Bologna. (www.dire.it)

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