“Un percorso inizia sempre dal primo passo, che forse potrebbe essere anche solo la presa di coscienza della necessità di dover fare qualcosa che migliori una condizione di cui non si è soddisfatti. E il percorso che ci troviamo davanti è un viaggio di conoscenza che stimola “il risveglio” attraverso l’esplorazione di quel labirinto dove si annida, spesso confondendoci e disorientandoci, la percezione delle nostre emozioni e esperienze di vita.” (Dalla prefazione di Uscire da Matrix. Il labirinto apparente)
I due libri pubblicati dall’autore Claudio Mario Cherubini offrono prospettive complementari sulla crescita personale e la ricerca della felicità che si può raggiungere allontanandosi dai condizionamenti mentali. Il primo libro Tutto ciò di cui ho bisogno è già dentro di me illustra ai lettori l’importanza della conoscenza e della consapevolezza per la crescita personale; mentre il secondo libro Uscire da Matrix. Il labirinto apparente riprende le tematiche precedenti e le approfondisce a partire dal tema dell’illusorietà della realtà e delle trappole cognitive che ci rendono prigionieri di noi stessi.
Quest’ultimo libro in particolare presenta un’analisi critica delle citazioni e delle argomentazioni, offrendo al contempo una visione più dettagliata del pensiero dell’autore. Entrambe le opere vogliono offrire una nuova comprensione della realtà e della vera felicità umana, da angolazioni diverse ma certamente complementari. Parliamo di due opere particolari e a loro modo innovative, che si distinguono per la vastità di argomenti presentati e per la capacità dell’autore di abbracciare molteplici discipline e dimensioni umane.
Attraverso un viaggio che spazia tra arte, letteratura, cinema, poesia, psicologia, scienza, religione e spiritualità, entrambi i libri offrono una visione ampia e inclusiva del mondo e dell’esperienza umana. Come si legge anche nella prefazione di Uscire da Matrix. Il labirinto apparente scritta da Dhyan Vijai: grazie a citazioni, aforismi, monologhi estratti da cult movie, suggerimenti di lettura, introduzione di concetti di psicologia di pronta assimilazione, l’autore ci accompagna per mano all’interno del suo pensiero.
I due libri si presentano come un caleidoscopio di conoscenze e riflessioni, in cui ogni pagina rivela nuove prospettive e connessioni inaspettate fra mente e realtà. I libri di Claudio Mario Cherubini sfidano i confini disciplinari e invitano il lettore a esplorare le molteplici sfaccettature delle connessioni fra le cose, offrendo un’esperienza di apprendimento e crescita.
La distinzione tra le due opere risiede principalmente nella struttura stessa dei testi, nella relazione tra le fonti citate e il pensiero personale dell’autore. In Tutto ciò di cui ho bisogno è già dentro di me -come il sottotitolo del testo suggerisce “percorso attraverso le opere di vari autori”-, Claudio Mario Cherubini basa la sua riflessione sulle fonti, citando e rielaborando idee e concetti provenienti dal mondo letterario, filosofico, cinematografico, scientifico e oltre.
Questo approccio offre ai lettori una vasta panoramica delle influenze che hanno plasmato la sua visione sulla crescita personale e sulla consapevolezza ma suggerisce anche una maggiore dipendenza dell’autore dalle idee alttui. È quindi con il secondo libro Uscire da Matrix. Il labirinto apparente che Cherubini porta la sua riflessione a un punto di svolta superiore: ritorna su tematiche già affrontate, ma con una scrittura più incisiva e con la volontà di esprimere il proprio pensiero, esplorando temi nuovi come il superamento della sofferenza, le illusioni della realtà e i condizionamenti mentali che affliggono l’uomo.
Sebbene l’autore possa ancora attingere da fonti esterne per arricchire il suo argomento, il testo si distingue per una maggiore integrazione e sintesi delle proprie idee personali e una riflessione critica puntuale sulle ricerche svolte nel corso degli anni. Nella seconda opera, l’intreccio tra le fonti citate e il pensiero personale di Claudio Mario Cherubini favorisce una visione più approfondita dei temi trattati. Questo porta a conoscere la prospettiva di pensiero dell’autore rendendo l’opera più originale e significativa, in cui le esperienze personali e le riflessioni si intrecciano organicamente con il materiale di ricerca, creando un’opera organica e coesa.
Questo approccio suggerisce una maggiore maturità e originalità nella scrittura e nell’evoluzione delle idee di Cherubini rispetto all’opera precedente, evidenziando anche una comprensione più profonda e personale degli argomenti trattati. Pertanto, possiamo considerare il secondo testo come un’opera più completa e “matura”, poiché rappresenta un equilibrio armonioso tra influenze esterne e pensiero personale. Ciò non solo conferisce una maggiore profondità al contenuto del libro, ma anche una maggiore autenticità e originalità alla voce dello scrittore.
Cherubini basandosi sulla propria esperienza e sulla conoscenza acquisita attraverso la lettura, e una ricerca incessante fra varie discipline, esplora in particolare il tema della negatività e delle abitudini limitanti che spesso ci impediscono di vivere appieno la vitam, e di fuggire da quello che definisce il “labirinto apparente”. Attraverso il perdono, l’accettazione di sé stessi e l’ascolto della guida interiore, l’autore incoraggia il lettore a trasformare la propria esistenza in un’esperienza straordinaria, abbandonando la tendenza a lamentarsi e giudicare.
Nonostante le differenze di approccio e metodo, dunque entrambe le opere riflettono l’importanza del cambiamento interiore e della ricerca della felicità abbandonando i condizionamenti mentali e le abitudini di pensiero sbagliate. Claudio Mario Cherubini ofre preziosi spunti per il miglioramento personale e il raggiungimento di uno stato di quiete, che ogni lettore potrà coltivare con il proprio stile e approccio unico. La lente di entrambi i libri mira a fornire non solo strumenti di riflessione e analisi per migliorare la propria vita, ma anche una ricerca di significato e connessione più veritiera con il mondo che ci circonda, per raggiungere una maggiore soddisfazione personale e consapevolezza.
Per concludere, sulla scelta del testo da leggere va tenuto a mente che il primo libro Tutto ciò di cui ho bisogno è già dentro di me tratta il tema della crescita personale attraverso citazioni e una lente più culturale, mentre il secondo Uscire da Matrix. Il labirinto apparente integra alla ricerca culturale anche l’approfondimento sul pensiero di Cherubini. La scelta tra i due libri dipende dalle preferenze del lettore e dalla volontà di aggiungere alla ricerca culturale anche la voglia di conoscere più nel dettaglio il punto di vista dell’autore.
Informazioni sull’autore
Desideroso da anni di scrivere un libro per condividere ciò che ha avuto l’opportunità di apprendere, avendo più tempo a disposizione, nel 2017 è riuscito a realizzare il suo sogno pubblicando il primo libro: Tutto ciò di cui ho bisogno è già dentro di me! che ha ricevuto un’ottima accoglienza da parte dei lettori e della critica. Claudio ama la lettura, la formazione e tutto ciò che ritiene utile per la propria crescita personale e per il viaggio dentro e fuori di sé.
Nel 2021 ha pubblicato il suo secondo libro Uscire da Matrix. Il labirinto apparente con lo stesso scopo del primo: aiutare tutti, compreso sé stesso, a crescere, a eliminare la sofferenza dalle vite di ognuno e a trovare il naturale stato di benessere che è per tutti un diritto di nascita.
Per leggere le interviste all’autore e le recensioni dei libri clicca sugli articoli: Tutto ciò di cui ho bisogno è gia dentro di me. Intervista e recensione del libro di Claudio Mario Cheribini.