Il piccolo libriccino di Marisa Lee Palermo, “Il mio piccolo libro di Spiritualità Pratica” (Graus Edizioni), con la sua copertina bianca e un fiore al centro, pare voglia invocare una sola parola: semplicità. Un libro che sin dal corpo esteriore richiama la purezza da ogni orpello, evidentemente per non distogliere lo sguardo dall’unico vero protagonista di questo breve ma intenso volume tascabile: il suo contenuto. Sì, perché il piccolo manuale di Marisa Lee, autrice italo-americana nata a Milwaukee, ci dà subito una prima lezione ancor prima di essere aperto, come a volerci dire: “ho qualcosa da dirti, ma devi prima liberarti del rumore del mondo”. La parola d’ordine è: mettersi in ascolto.
E così, iniziando a sfogliare il libriccino, pagina dopo pagina si viene accolti da uno strano ma piacevole senso di pace, quello che regna tra le parole che Marisa Lee ha saputo sceglierle sapientemente per non cadere nella ridondanza, nella verbosità, perché ciò che le sta davvero a cuore è trasmettere il messaggio nel modo più semplice e diretto possibile. Senza fronzoli, senza arcaismi, senza retorica: ciò che conta è il messaggio.
“Il mio piccolo libro di Spiritualità Pratica” non vuole essere un libro religioso, niente affatto. Se così fosse non sarebbe per tutti e non è ciò che ha in mente l’autrice. Il libro si rivolge a tutti, perché semplicemente è un percorso di scavo nella propria interiorità. Aiuta a dubitare, ad essere onesti con noi stessi e spiazza con le sue domande, veri e propri spunti di profonda riflessione. Forse una delle domande più spiazzanti è proprio: “ti sei mai accorto di avere un’anima?” Niente affatto scontata, perché spesso la vita corre troppo veloce per porsi certi interrogativi per i quali non si ha il tempo o non ci si vuole soffermare. Forse per paura delle risposte, o perché guardarsi dentro può far male.
Interrogarsi è necessario, ci fa capire l’autrice: è una ricerca che ognuno di noi dovrebbe fare, prima o poi, per non perdere di vista la propria identità. Siamo corpo, ma siamo anche anima, non possiamo ignorarlo. Per questo motivo il piccolo manuale di Marisa Lee – che è davvero un piccolo grande vademecum per imparare a vivere nella piena consapevolezza di ciò che siamo, “anime in rodaggio”, come scrive più volte – comincia dal tema del perdono. Tutto parte da qui. Prima di perdonare gli altri dobbiamo imparare a perdonare noi stessi.
Perdonarsi per essere di nuovo liberi e capaci di perdonare e amare gli altri: senza puntare il dito, senza condannare, perché solo così la sofferenza, la rabbia o il torto subiti, gli errori commessi smetteranno di essere eterne cicatrici per diventare lezioni di saggezza e di virtù che danno un senso al dolore e fanno vivere la vita in pienezza. Siamo anime in rodaggio, e Marisa Lee lo ripete come un mantra.
Siamo tutti di passaggio, provenienti da un’origine divina e come tali destinati a qualcosa di più alto rispetto alla vita su questa terra. E ciò a prescindere dal credo, dalla religione, dalla tradizione cui apparteniamo. La forza di questo libro sta proprio nella capacità, attraverso un linguaggio universale, di parlare a tutti senza distinzione culturale, religiosa, sociale o anagrafica. Tutti possono leggere questo libro, anzi, tutti dovrebbero farlo.
“Il mio piccolo manuale di Spiritualità Pratica” è un libro che accarezza l’anima. Coinvolge, sprona, incoraggia il lettore a mettersi in discussione. Questo potrà forse provocare un terremoto interiore, facendo crollare abitudini e certezze granitiche: ma ben venga lo scossone, se dopo qualcosa cambia in meglio dentro di noi. Decostruire per ricostruire sé stessi, ogni giorno.
Per questo motivo il libro di Marisa Lee Palermo è fatto essenzialmente di domande (sono ben 104 per sole 46 pagine!) alle quali ognuno di noi può rispondere nel silenzio del proprio raccoglimento. Le esplorazioni che l’autrice suggerisce come possibili risposte – scelte con straordinaria accuratezza e sensibilità – sono come guide preziose che conducono verso una strada piena di luce e di calore, che può essere trovata solo nell’amore disinteressato e vero. E non si intenda qui l’amore di coppia, l’amore per i figli, l’amore per il proprio lavoro o le proprie passioni. È l’amore nel senso più pieno e totale del termine, che comincia dal perdono e arriva fino al donarsi senza riserve.
La vita di Marisa Lee richiama per certi aspetti questa qualità di amore: anche lei, infatti, ad un certo punto della sua vita ha lasciato il suo lavoro alle Nazioni Unite per dedicarsi agli ultimi, specialmente ai senzatetto di Roma che non hanno di che mangiare e coprirsi. Marisa, da alcuni anni a questa parte, dispensa loro cibo, coperte, scarpe e indumenti, ma soprattutto porta loro parole di conforto, vicinanza, affetto, amicizia senza chiedere nulla in cambio. Il cristianesimo la chiamerebbe “carità”: nel linguaggio universale è solo e semplicemente “amore”.
Nel libro si trattano poi altri argomenti di edificazione per l’anima, come l’ascolto di sé stessi, l’abbandono dei sensi di colpa, la fede, la morte, la gentilezza. Quest’ultimo, poi, un breve capitolo di rara bellezza, che ci ricorda quanto sia importante il valore di un sorriso amorevole, di una tenera carezza, di una voce amica, di un gesto benevolo che, seppure per noi “sono poca cosa, possono arrivare anche a salvare una vita”. Cosa ci costa tutto questo? Nulla, solo un po’ di tempo speso bene, un’attenzione in più verso l’altro. L’invito dell’autrice è quello di riappropriarsi delle cose belle che alimentano e fanno crescere la nostra anima: “Riappropriamoci della nostra umanità e diamo inizio a una vera Rivoluzione della gentilezza”, si legge.
L’ultima parte, poi, è un decalogo di principi da ricordare per vivere la nostra Spiritualità Pratica e allenare il cuore a diventare grande: perdonarsi e perdonare, accettare e non giudicare, essere realmente presenti con le persone che abbiamo accanto (evitando le distrazioni che ci bombardano la testa e allontanano il cuore dall’altro), praticare la gentilezza, non accusare Dio, noi stessi o gli altri per le sofferenze a cui inevitabilmente andremo incontro nella vita, non avere paura della morte ma accoglierla come una sorta di “promemoria” per ricordarci di vivere intensamente ogni giorno come se fosse l’ultimo. Un’impresa tanto bella quanto difficile da praticare e l’autrice ci invita a farlo con cuore aperto e sincero, senza pregiudizi e senza paure, donando se stessi con tutta l’anima.
Ciò che resta scolpito nella mente dopo aver letto il piccolo volume di Marisa Lee è una lezione su tutte: il bisogno di svegliarsi dal torpore, dal rumore del mondo che ci allontana dagli altri e ci impedisce di metterci in ascolto della voce che grida dentro di noi. Quella voce è la nostra anima. C’è bisogno di morire e rinascere ogni giorno per imparare a vivere. E come fare? L’autrice propone di liberarci di tutte le nostre zavorre, esteriori e interiori, per metterci in contatto con la parte più vera e autentica di noi stessi, la nostra natura divina che ci rende unici, speciali e infiniti.
MARISA LEE PALERMO
Marisa Lee Palermo nasce a Milwaukee, Wisconsin, nel 1964. Laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università La Sapienza di Roma, dall’età di ventuno anni inizia la sua carriera presso le Nazioni Unite. Dopo ben trentaquattro anni di servizio, decide di dedicarsi completamente al volontariato, con particolare attenzione ai senzatetto di Roma, comprendendo il desiderio di aiutare il mondo non più dal di là di una scrivania, ma in prima linea.
SINOSSI DEL LIBRO
Ti sei mai accorto di avere un’anima? Ti senti realmente appagato da ciò che vedi accadere intorno a te? Ti senti davvero “vivo” e in pace? Poche domande tutt’altro che banali che rimandano a riflessioni ben più profonde. Probabilmente in tanti si sentiranno chiamati in causa, in molti ci avranno già pensato, in pochi ci avranno provato. A fare cosa? A cambiare il mondo partendo da se stessi. Ad allenare il cuore a diventare grande vivendo pienamente con mente e anima in sintonia. Ma come fare? Partendo da piccoli, semplici gesti e condividendoli. Un po’ come racchiudere in un libro dalle piccole dimensioni un grande invito a riflettere sul fatto che siamo molto di più di ciò che pensiamo.
Editore: Graus Edizioni (2023)
Collana: Parva forma
Formato: Brossura
Pagine: 50
Lingua: italiano
ISBN: 9788883469978
Prezzo: 15 Euro
Disponibile sul sito della casa editrice, su Amazon o preordinandolo in tutte le librerie.