Roma – Monsignor Salvatore Costanzo, (Nunzio Apostolico di Italia, San Marino e Malta della Chiesa Vetero Cattolica Apostolica Missionaria Veritas) esprime profonda preoccupazione per le gravi condizioni critiche delle carceri italiane. Dopo dieci anni di servizio come Sacerdote cappellano nei carceri di Civitavecchia, l’Arcivescovo ha assistito personalmente alla sofferenza e alle difficoltà sia dei detenuti sia delle istituzioni coinvolte nella gestione carceraria.
Sua Eccellenza afferma che, sebbene le istituzioni come l’amministrazione, la polizia penitenziaria, gli operatori sanitari , psicologi, educatori e le varie associazioni di volontariato lavorino con abnegazione e dedizione, non mancano però o purtroppo limiti significativi spesso anche legislativi, che ostacolano un’adeguata gestione delle carceri.
Stando alle ultime tragiche statistiche della media di 50 suicidi all’anno, la situazione sta diventando sempre più insostenibile.
Si denuncia il sovraffollamento carcerario, causa principale di molte delle tragedie quotidiane, e richiama l’attenzione sulla necessità di un’azione politica unitaria, al di sopra delle divisioni partitiche e ideologiche, per affrontare efficacemente questa grave emergenza.
Un appello particolare viene rivolto all’importanza dell’amnistia come già il Santo Padre Papa Francesco in varie situazioni l’ha chiesta. Questa sarebbe come un atto veramente di alta democrazia e giustizia, ciò allevierebbe significativamente il sovraffollamento carcerario, e offrirebbe ai detenuti una concreta speranza di redenzione e reintegrazione nella società, favorendo una cultura di onestà e civiltà.
Sua Eccellenza esorta le istituzioni politiche e sociali a prendere esempio sull’ invocazione di intercessione misericordiosa della Beata Vergine Maria, particolarmente invocata come la “Madonna dei Debitori”, affinché la società italiana possa offrire a questi nostri fratelli, cittadini donne e uomini, una ulteriore possibilità di riscatto morale e sociale. In carcere, la fede in questa figura materna si rivela un “toccasana” per molti detenuti, offrendo conforto e speranza di redenzione.
In conclusione, Monsignor Salvatore Costanzo esorta tutti a pregare affinché la Beata Vergine Maria interceda e illumina i nostri governanti e legislatori, e auspicabile che le riforme necessarie vengano attuate, e le carceri italiane non siano solo luogo di ispiazione della pena, ma anche di revisione e conversione.”