Roma – “Le graduatorie pubblicate dall’Inps con gli aventi diritto al nuovo bonus psicologo confermano ancora una volta la grande domanda di sostegno al benessere psicologico da parte dei cittadini. Domanda che, a causa degli esigui fondi stanziati, il bonus riesce ad assolvere soltanto in minima parte. Domanda alla quale la buona politica ora ha il dovere di dare delle risposte e non nascondersi dietro proclami e facili slogan”. Lo afferma David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi.
“800 mila domande in due anni per il bonus – continua Lazzari -, nonostante in tanti abbiano rinunciato in partenza, rappresentano una richiesta chiara che i cittadini fanno. Il bonus – che rimane incredibilmente l’unica risposta pubblica a questa necessità – da solo non può bastare, c’è bisogno di istituire la figura dello psicologo di base, una legge annunciata ormai da anni e ferma al palo dei finanziamenti, nonostante una volontà unanime espressa dal Parlamento. E nonostante, come si è dimostrato ampiamente, ogni euro speso per interventi psicologici produca almeno 12 euro di risparmi”.
“A quanto pare, invece, per il governo italiano che evidentemente ha altre priorità, la figura dello psicologo è considerata ancora un bene di lusso. Ma essere così miopi e distanti dalla sensibilità popolare e dalle stesse ragioni economiche, è un costo che il Paese e milioni di italiani, soprattutto giovani e anziani, stanno pagando a caro prezzo”, conclude Lazzari.