Violenze e reati spia, focus del Servizio analisi criminale di PS

Roma – Atti persecutori, maltrattamenti contro familiari o conviventi, insieme con le violenze sessuali – fattispecie particolarmente grave -, sono considerati reati spia o “sentinella” di violenza di genere in quanto verosimilmente espressioni di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una persona in quanto donna. L’andamento di questo tipo di reati è per questo attentamente monitorato in quanto rivelatore di come si evolve questo fenomeno odioso, allo scopo di offrire strumenti di conoscenza adeguati e aggiornati per consentirne una sempre più efficace azione di prevenzione e contrasto.

Questo l’obiettivo del report Analisi criminologica della violenza di genere-luglio 2024 realizzato dal Servizio analisi criminale che opera all’interno del dipartimento della Pubblica Sicurezza-direzione centrale, consultabile online su interno.gov.it nella sezione Omicidi volontari e violenza di genere.

Il report si basa sulle evidenze della Banca dati delle Forze di polizia, confrontati e integrati attraverso le fonti aperte e con le informazioni dai presidi territoriali di Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, analizzando i dati relativi ai reati- spia, alle fattispecie introdotte dal cosiddetto Codice rosso (legge n.69/2019) e agli omicidi volontari con vittime donne, relativamente al triennio 2021-2023 e al semestre 1° gennaio – 30 giugno 2024, tenendo conto, rispetto al semestre, che si tratta di dati ancora non consolidati, quindi suscettibili di variazioni.

Reati spia

Per quanto riguarda i reati – spia, emerge nel triennio considerato un trend in progressivo e costante incremento di tutte le fattispecie prese in esame – salvo una lieve diminuzione degli atti persecutori nel 2022 – a fronte di una diminuzione dei casi registrata nel primo semestre 2024 per tutte le fattispecie.

In particolare si registra una diminuzione sia degli atti persecutori, da 9.359 a 8.592 (-8%) che delle violenze sessuali, da 2.991 a 2.923 (-2%) mentre sono aumentati i maltrattamenti contro familiari e conviventi, da 11.808 a 12.424 (+5%).

E’ aumentata, tuttavia, anche l’azione di contrasto, misurata attraverso le segnalazioni registrate nel triennio considerato: i dati relativi a quelle a carico dei presunti autori noti, infatti, mostrano un incremento, rispettivamente del 6% per gli atti persecutori, dell’11% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e del 15% per le violenze sessuali. Il trend in crescita delle segnalazioni si conferma anche nel raffronto tra I semestre 2024 e analogo periodo 2023, con un aumento delle segnalazioni a carico dei presunti autori noti, per quanto riguarda gli atti persecutori, pari al 18%; per i maltrattamenti contro familiari e conviventi pari al 23% e per le violenze sessuali pari al 5%.

Codice rosso

Guardando all’andamento dei reati introdotti dal Codice rosso, che ha ampliato il sistema di tutele per le donne vittime di violenza di genere, che ha, inoltre, ampliato il sistema di tutele per le donne vittime di violenza di genere. In termini percentuali i dati fanno, registrare, nel triennio, un generale aumento: per la costrizione o induzione al matrimonio del 21%; per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa del 18%; per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso del 3%; per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti dell’1%.

Numeri in aumento anche confrontando il periodo gennaio – giugno 2024 con l’analogo semestre del 2023, che evidenzia un generale incremento dei casi registrati per tutte le fattispecie esaminate, salvo che per il delitto di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, in calo del 9%.

Sul fronte del contrasto a questo tipo di delitti, sono in aumento le segnalazioni a carico dei presunti autori noti per violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (+20%) e per il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (+32%), mentre diminuiscono, invece, quelle per diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (-6%) e costrizione o induzione al matrimonio (-3%). Nel primo semestre del 2024 rispetto all’analogo periodo del 2023, invece, si registra un aumento dell’azione di contrasto per tutte le fattispecie considerate, salvo che per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (-5%).

Omicidi volontari con vittime donne

Venendo alla forma più grave di violenza, quella che sfocia nell’omicidio volontario, relativamente al periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024 sono stati registrati 141 casi con 49 vittime donne, di cui 44 uccise in ambito familiare/affettivo, evidenziando un trend in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2023, che ha fatto registrare 176 casi con 62 vittime donne.

I dati completi, corredati da grafici, sono consultabili nel report.

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