Teodora desidera ardentemente l’emancipazione e l’indipendenza e proprio questo la mette in conflitto con la madre, che vorrebbe vederla sposata. Il padre, al contrario, sostiene i suoi sogni di autonomia. Questo aspetto crea un’interessante dinamica familiare che permette di conoscere ancora meglio la protagonista come una donna determinata e combattiva.
Teodora custodisce un segreto profondo: ha ereditato dalla nonna un potente dono legato alla natura e alla magia, che include premonizioni oniriche e capacità di divinazione. Un elemento misterioso che aggiunge ulteriore complessità al suo personaggio, mentre lotta per trovare un posto nel mondo senza compromettere la propria identità e i sogni che nutre.
Il rapporto di Teodora con gli uomini è complesso e ambivalente: da un lato, desidera essere considerata alla pari e rispettata per le sue doti intellettuali e culturali. Vuole essere vista come una persona capace di contribuire con le proprie idee e competenze, senza essere relegata a ruoli tradizionali che potrebbero limitarla e impedirle di esprimersi. D’altro canto, nutre una legittima preoccupazione che anche gli uomini più progressisti possano, inconsapevolmente o meno, cercare di confinarla in quei stessi ruoli stereotipati. Questo timore riflette una realtà in cui le dinamiche culturali radicate talvolta impediscono alle donne di realizzare il loro potenziale completo all’interno della società.
Nell’opera Il dono di Iris, Teodora Villasanta si distingue come una protagonista originale e complessa. La sua anima idealista e il fuoco della determinazione la rendono un personaggio straordinario, mentre un’aura di mistero avvolge quel dono magico ereditato…
Il suo carattere è un perfetto equilibrio tra fermezza nei principi e determinazione nel perseguire le aspirazioni personali. Si dedica con fervore al lavoro di bibliotecario e contribuisce con la scrittura di articoli per il giornale locale, oltre che con un saggio che non trova mai la via della pubblicazione. Alimentato da una convinzione idealistica nella giustizia e da un ardente desiderio di un mondo più equo, questi valori distinguono profondamente la sua natura e le sue azioni.
Riservato e gentile, Pietro rifugge dai luoghi affollati alimentando, con la sua scelta di non sposarsi, nonostante l’età e le sue posizioni politiche, una costante curiosità e pettegolezzo tra gli abitanti del luogo. Questo alone di riservatezza e la sua posizione periferica nella società cittadina lo rendono un personaggio intrigante.
La sua autenticità e le idee radicali attraggono profondamente Teodora, creando una chimica mentale reciproca che entrambi avvertono ma che nessuno ha mai osato confessare apertamente. La loro relazione, non dichiarata, è pervasa da unacomplicità non detta che arricchisce la storia. Pietro Caffarelli si rivela non solo un personaggio affascinante per la sua personalità, ma anche un veicolo attraverso cui l’autrice Flavia Giovanardi esplora le dinamiche umane e sociali degli anni Cinquanta e il coraggio di chi osa sfidare le convenzioni e le aspettative della comunità circostante.
Oltre alla sua maestria nel lavoro del legno e nella carpenteria, Brando sorprende con una passione altrettanto intensa per la danza, un talento che sembra contraddire la sua riservatezza.
Proprio come Pietro, anche Brando evita i luoghi affollati della città e ha scelto di non sposarsi nonostante abbia superato i trenta anni. Queste scelte aggiungono una notevole dimensione di mistero alla sua personalità già di per sé enigmatica. Nella comunità, Brando è oggetto di ammirazione mista a una sorta di timore reverenziale, accentuato dalla una presenza imponente e dal suo essere schivo. È un uomo di poche parole ma di azioni profonde, il cui silenzio sembra celare segreti inconfessabili e un’interiorità che solo pochi riescono a intuire.
La natura riservata rende difficile fare amicizia con lui, ma proprio questa inaccessibilità aumenta il fascino che esercita su tutti gli abitanti del paese. Teodora non sfugge a questo fascino: è irresistibilmente attratta da Brando: la sua aura sembra sfidarla, ma allo stesso tempo la avvicina sempre di più a lui. Non è solo il carattere ad affascinarla, ma soprattutto la sua bellezza che brilla come quella di una divinità. La tensione emotiva tra Brando e Teodora è palpabile, un magnetismo che li attira l’uno verso l’altra anche quando sono distanti, come se fossero connessi da un filo invisibile. Anche nelle loro interazioni più brevi, si avverte la presenza di una chimica irrefrenabile, un destino condiviso, nonostante le sfide e le incertezze che possono incontrare lungo il cammino.
Le immagini dei personaggi sono state realizzate da Serena Scandellari @
Trama del romanzo
Nell’Italia democristiana e cattolica dei primi anni ’50, Teodora, insegnante per vocazione alla soglia dei trent’anni, vive da sola e non rinuncia a inseguire i suoi sogni anticonformisti di indipendenza. Da nonna Iris ha ereditato una sapienza antica, che la lega alla magia della natura e all’ancestrale potere del femminile e allo stesso tempo la turba, facendola dubitare di saper gestire quella potenzialità. Con la sua audacia, tuttavia, riuscirà a evitare un clamoroso errore giudiziario in merito a un evento dai contorni misteriosi accaduto in città: sarà l’occasione perfetta per sperimentare i suoi doni e per interrogarsi sul futuro che desidera.