L’opera Nozione d’amore. Appunti di un viaggio all’Inverso di Marina Morelli si snoda lungo un percorso di scoperta e introspezione. L’autrice si mette a nudo immergendosi in un viaggio catartico attraverso le ombre e le luci della propria anima, esplorando sentimenti complessi in un dialogo con se stessa che diventa un ponte verso l’amore e l’accettazione del proprio percorso esistenziale. Un puzzle emotivo che si ricompone gradualmente fino a formare un sé integrato, un “Uno” dalle molteplici sfaccettature.
Nozione d’amore. Appunti di un viaggio all’Inverso è un’immersione profonda e toccante nel cuore e nella mente di una donna che affronta con coraggio anche la sfida di essere madre di due splendide figlie con autismo. Attraverso le sue pagine, Marina non solo condivide la sua personale dimensione esistenziale, ma ci guida in un viaggio di scoperta di una luminosa dimensione emotiva.
Il libro si apre su un passato segnato da mancanze e abbandoni, dal quale Marina emerge come una donna resiliente. Il suo cuore non si è indurito nonostante le avversità, e la sua determinazione maturata nel tempo rispecchia un profondo senso di accettazione interiore. Marina è una madre amorevole ma anche una donna che cerca di comprendere se stessa attraverso l’esplorazione del suo sentire più profondo. Un approccio narrativo che cattura il cuore del lettore stabilendo una forte empatia.
L’autrice si distingue per uno stile di scrittura che mescola una forte sensibilità con una riflessione lucida e articolata sulla complessità dell’animo umano. Nel suo libro, il percorso di scoperta e riconciliazione personale è un viaggio coinvolgente che si dipana attraverso una prosa che sa essere delicata e potente. Marina Morelli non teme di addentrarsi nelle profondità della propria esperienza esistenziale, ma sa affrontare e accettare con coraggio le ombre e le luci che segnano il suo cammino. La sua prosa è coinvolgente, senza eccessi, riesce a catturare l’anima di chi legge attraverso l’indagine sui sentimenti e le fragilità che ci rendono umani.
Il libro di Morelli è scorrevole e appassionante: crea con il lettore una connessione autentica. Offre una guida preziosa per esplorarsi senza paura. Il ritmo della scrittura di Morelli segue il battito dell’amore, e ha il passo di un viaggiatore in cerca di verità. È così che l’opera diventa un viaggio intimo di riscoperta verso la “moltitudine che ci abita dentro“. Attraverso riflessioni e ricordi, la scrittrice naviga tra sentimenti contrastanti di rabbia, dolore, sorpresa, gratitudine e orgoglio, per giungere e all’accettazione di ciò che si è. È un processo in cui ogni pezzo del puzzle dell’interiorità viene integrato e portato verso un senso di unità.
Attraverso quello che definisce un “viaggio all’inverso”, Morelli invita a esplorare la propria interiorità, e a scoprire infine il potere dell’Amore. La Morelli invita a considerare l’Amore come un cammino di riscoperta e auto-comprensione. Secondo l’autrice, l’esperienza dell’Amore autentico implica un incontro con il proprio io più intimo: è attraverso questo percorso interiore che si sviluppa quella maturità emotiva e spirituale che permette di comprendere meglio chi siamo e come possiamo amare gli altri.
In definitiva, Nozione d’amore. Appunti di un viaggio all’Inverso è molto più di una semplice testimonianza personale: è un invito a esplorare la propria anima, a confrontarsi con le sfide della vita e a trovare la forza interiore per abbracciare la propria umanità. Marina Morelli ci regala un libro universale che risuona per la sua autenticità e la capacità di trasmettere speranza, comprensione, accettazione e perdono.
Questo libro è particolarmente consigliato a chiunque sia in cerca di un viaggio nell’interiorità, a chi sia desideroso di confrontarsi con le proprie esperienze di vita e comprendere meglio sé stesso. Un’opera ideale per tutti quei lettori che apprezzano una scrittura che mescola poesia e profondità, che sappia essere sia riflessiva che illuminante. È un libro che può appassionare chiunque abbia vissuto momenti di lotta interiore, ma anche coloro che cercano un’esperienza letteraria che vada al di là della semplice narrazione dei fatti, per offrire una vera e propria esplorazione dell’animo umana.
Intervista all’autrice
Cosa ti ha ispirato a scrivere questo libro?
Questo libro narra, dal punto di vista della interiorità e della psiche, non dei fatti, l’ispirazione d’amore: vedi un volto e in quel Tu ti riconosci. In conseguenza di ciò, a me è accaduto di sentire l’urgenza di scrivere e di guardarmi dentro. Per questo la forma scelta è quella epistolare; una serie di missive rivolte alla persona che mi ha ispirato nel modo più bello e misterioso che si possa immaginare: risvegliando una parte di me altrimenti negata, un’altra me senza orologio e dalla vista lunga che mi ha preso per mano conducendomi sempre più in profondità. Credevo di poter parlare di me attraverso i fatti della mia vita, invece, è stata la mia interiorità a raccontarmi la storia della mia vita attraverso le sue immagini e i teatrini della memoria, fino alle origini.
Quali sono stati i momenti più difficili da raccontare in quello che hai definito il tuo “viaggio all’inverso”?
Tutto ciò che è scritto sul libro circa il mio mondo interiore è stato difficile da tradurre a parole. Entrare nella mia interiorità per parlare di me col cuore in mano alla persona che mi ha ispirato è stato come elevare miei livelli di coscienza. Scrivere di tutto ciò senza aver paura di passare per pazza non è stato facile, scrivere delle voci, delle percezioni fuori campo non lo è stato, infine, scrivere del mio dolore di figlia di donna, di madre ha ferito il mio orgoglio. Tutto il libro, scritto cercando di essere onesta, è un mettersi a nudo. Quando si entra nell’interiorità in un certo senso si perde il controllo, i concetti di fuori e dentro perdono la loro forza, i concetti di tempo e di spazio diventano insignificanti… Tutto questo non è facile da tradurre e parole… ma c’è una scoperta che ho fatto dentro di me: l’altra me prende solo il sapere della mia esperienza.
In che modo l’amore per le tue figlie ha inciso sulla narrazione? Ovvero, come si riflette l’amore materno nel tuo processo di scrittura e nei temi del libro?
Sono profondamente convinta che una parte di me dimori già dove il mio desiderio del cuore intende condurmi: a casa. Considero un privilegio intravedere, l’avere intravisto, nel corso del viaggio all’inverso ciò che di solito si vede solo alla fine. Posso però dire che il mio più grande desiderio è quello di portare a termine il mio compito di madre e di tenere unita la mia famiglia il più a lungo possibile. Non so se la mia psiche attivando in me, attraverso un’ispirazione di amore, il processo creativo intendesse mettermi in contatto con la parte più autentica di me proprio a questo fine, indubbiamente nobile. Sarei incline a crederlo, ma come ho già scritto prima il mio mondo interiore ha un suo proprio movimento…
Come sei riuscita a mantenere la tua forza interiore nonostante le difficoltà che hai affrontato?
Credo che ciò dipenda dal bene che voglio alle mie figlie fragili e indifese. Ciò a cui rinuncio io dicendo un nuovo sì ogni giorno è infinitamente minore a quanto dovrebbero rinunciare loro se io mi tirassi indietro. Finché avrò qualcosa da dare, so che quella sarà la mia forza.
Quale idea di Amore emerge dalle pagine di questo libro?
Amare non è mai sbagliato, ma l’Amore con la A maiuscola è disinteressato e sorprendente, confuta tutto quel che credevamo di desiderare… credo che ci si arrivi amando, maturando… l’amore, anche il più sbagliato, è una forma di conoscenza di sé.
Qual è il “disegno superiore” che intravedi nella tua vita e nella tua esperienza?
Beh, è ovvio, l’Amore. L’Amore, maturo e disinteressato, che salva Psiche…
Quale messaggio vuoi trasmettere attraverso le pagine che hai scritto?
C’è una parte di noi, immensa, infinita, un ingegno, una moltitudine, un sapere che ci riguarda che affonda nelle nostre origini, che il mondo tenta di non fare emergere: È possibile farla emergere in tutta la sua Dignità e Sapienza: farla vivere senza paura, poi, si diventa così fieri di sé … a me tutto questo è accaduto grazie a una ispirazione d’amore.
A chi consiglieresti la lettura di Nozione d’amore. Appunti di un viaggio all’inverso
A chi non ha paura di trovare la propria verità interiore.
Biografia dell’autrice
Nel 2014 ha pubblicato il suo primo libro “Nozione d’Amore, appunti di un viaggio all’inverso” e in seconda edizione nel 2018 (ed. Le Parche). Nel 2019 ha pubblicato un diario di appunti di trentatré anni vita a contatto con l’autismo delle sue due figlie intitolato “Sarà una Missione” (ed. L’Erudita); citato e commentato in Senato in occasione di un Convegno sul tema del Dopo di Noi; selezionato al Premio Internazionale Città di Como 2023.
Ha pubblicato due sillogi poetiche: “Infinità, miriade di te e di me” (ed. Le Parche) nel 2017 e “Sole Notturno” nel 2021 (Il Leggio Libreria Editrice), quest’ultimo finalista al Premio Alberoandronico in Roma 2023. Alcune sue poesie sono pubblicate nella antologia per le scuole medie “La Città dei Libri”, edito da DEA nel 2022 e sulla antologia Voci dei Murazzi 2024, volume 9.
Con il capitolo “Il custode della memoria”, ha collaborato alla stesura del testo “Dopo di Noi: l’attuazione della Legge 112/16 Monitoraggio 2019/2020” della Officina Dopo di Noi di Milano – politecnica Milano – pubblicato nel 2021 (ed. Maggioli).
Con uno dei suoi articoli pubblicati su Editoriale Domani – https://www.editorialedomani.it/idee/voci/voglio-diritti-per-le-mie-figlie-anche-dopo-di-noi-l50mg2wf – è presente su Wikipedia per il “Progetto di Vita” della persona con grave disabilità – https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto_di_vita
Ha un blog personale – https://lapenisolaincantata.blogspot.com/ – e collabora con la rivista noidonne.org per la rubrica “Durante e Dopo di Noi”.
“Le tre poesie con le quali ha partecipato e avuto dignità di stampa al Premio I Murazzi, Elogio della Poesia sono: “L’Empatia – a mia figlia Arianna”, “Una vecchia ghirlanda” e “Appesi a un filo”, estratte dalla silloge inedita incompiuta “Vulcano”.