Editoriale – “In questo particolare tempo storico che stiamo vivendo tra guerre e genocidi in molte parti del mondo dove sembra veramente che l’uomo è in balia di una tentazione e di un arbitrio assoluto ed assurdo e autodistruttivo che sta perpetuando sui propri simili a causa di un potere gemonico del male.
In questo scenario drammatico anche le nostre democrazie europee non sono immuni… presi da una competizione politica, sociale e civile che non sempre rispetta la dignità e la diversità di ogni valore umano.
Nella nostra Italia stiamo vivendo una “emergenza carceraria” che sta facendo orrore per le condizioni veramente drammatiche che la popolazione dei detenuti sta vivendo. É ormai cronaca quotidiana dei suicidi e atti autolesivi che avvengono negli istituti penitenziari pur constatando l’impegno e l’abnegazione dell’Amministrazione e polizia penitenziaria, e degli operatori e le molteplici associazioni di volontariato.
Urge un atto di clemenza simile come quello avvenuto negli anni 90 con l’amnistia o indulto o altre forme giuridiche che ridanno il vero senso e valore della giustizia e lo scopo della pena e della redenzione e conversione del reo, in un contesto dove la dignità e il rispetto della persona umana del detenuto non venga meno.
Come Pastore Arcivescovo della Chiesa Vetero Cattolica Apostolica Missionaria Fidelitas insieme e in comunione a Sua Santità Papa Francesco e i nostri Venerati Patriarchi e la Chiesa Tutta , auspichiamo ed esortiamo le più alte cariche dello stato a prendere seriamente provvedimenti urgenti di clemenza per favorire la dignità di ogni essere umano, la comunità dei credenti e non solo, sta invocando la Madre dell’umanità
La Beata Vergine Maria sotto il titolo “Madonna di Debitori e della Misericordia” particolarmente cara ai Signori Detenuti, Illumina e dia coraggio e forza ai responsabili delle nostre Istituzioni ad attuare in tempi brevi questi provvedimenti per il sovraffollamento delle carceri italiane , di clemenza che sono sicuramente di alta civiltà e sana democrazia di una Nazione.”