Roma – Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per l’Area della dirigenza scolastica relativo al triennio 2019/21 è stato sottoscritto, presso l’ARAN, in via definitiva.
Dando piena attuazione all’Atto di indirizzo predisposto sulla base delle indicazioni formulate dal Ministro Giuseppe Valditara, il nuovo CCNL prevede aumenti stipendiali di 260 euro mensili con le risorse ordinarie, di cui 195 euro per la componente fissa della retribuzione (stipendio tabellare e posizione fissa), e introduce significativi incrementi del fondo nazionale unico per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici.
Tra le novità, il riconoscimento della parte variabile della retribuzione di posizione come materia di contrattazione integrativa nazionale, maggiori possibilità di mobilità interregionale fino al 60% dei posti annualmente vacanti e disponibili, importanti misure di welfare integrativo, regolazione del lavoro agile, affiancamento dei dirigenti scolastici affidato a colleghi esperti, estensione di particolari forme di congedo, in particolare per i genitori e per le donne vittime di violenza.
“Si tratta di un significativo passo avanti per il settore dell’istruzione. È un accordo”, dichiara il Ministro Valditara, “che dimostra il nostro impegno nel riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale dei dirigenti scolastici nel nostro Paese. Con queste misure, puntiamo a migliorare le condizioni di lavoro e a sostenere il percorso di piena equiparazione economica della dirigenza scolastica con la restante dirigenza pubblica”.