Quattro adulti italiani su 10, il 41%, nel biennio 2022-2023 hanno scelto di andare in bicicletta o a piedi al lavoro, a scuola o per le altre attività quotidiane, mentre il restante 59% si è spostato con veicoli a motore (privati o pubblici) senza o con trascurabili tragitti a piedi o in bicicletta.
Quello che emerge dai dati della sorveglianza Passi dell’Istituto Superiore di Sanità è un Paese che si muove sempre meno in maniera attiva, tanto che proprio il 2023 è l’anno con i valori più bassi per la quota di persone considerate fisicamente attive grazie agli spostamenti in bici o a piedi secondo i criteri Oms, e che si presenta a due velocità a livello geografico. Infatti, nel complesso, l’11 per cento degli adulti residenti nel Paese utilizza la bicicletta per andare al lavoro, a scuola o per gli spostamenti quotidiani, con percentuali più alte al Nord rispetto che al Sud, e si osserva la stressa tendenza per gli spostamenti a piedi (38%), eccezion fatta per la Sardegna tra le Regioni del Sud. Inoltre, è nei giovani che si registra un calo più marcato nel tempo della tendenza a muoversi a piedi.
Un italiano su 10 sceglie la bici, il Centro-Sud arranca
I dati raccolti nel biennio 2022-2023 mostrano che utilizzare la bicicletta per gli spostamenti quotidiani è un’abitudine più frequente fra gli uomini, fra le persone senza difficoltà economiche e alto livello di istruzione, e tra gli stranieri. La pratica è maggiormente diffusa fra i residenti delle Regioni del Nord Italia e meno fra i residenti nel Centro-Sud (17% nel Nord contro 7% nel Meridione). Nella P.A. di Bolzano, ad esempio, quasi 1 persona su 3 utilizza abitualmente la bicicletta per gli spostamenti quotidiani. Inoltre, dai dati 2022-2023 emerge che chi si muove in bicicletta lo fa per quasi 4 giorni alla settimana per un totale settimanale di oltre 140 minuti.
Si sposta a piedi quasi 1 adulto su 4, ma è un’abitudine in calo tra i giovani
Il 38% delle persone tra i 18 e i 69 anni di età intervistate ha dichiarato di aver percorso, nel mese precedente l’intervista, tragitti a piedi per andare al lavoro o a scuola o per gli spostamenti abituali. La percentuale di chi si muove a piedi per i propri spostamenti abituali è maggiore tra i 18-24enni, fra le donne, fra le persone senza difficoltà economiche o più istruite, e fra gli stranieri. Anche l’abitudine di spostarsi a piedi, come con la bicicletta, è più frequente al Nord che nel resto del Paese: nella P.A. di Bolzano, quasi 6 persone su 10 si spostano a piedi per raggiungere il posto di lavoro o i luoghi che frequentano abitualmente, valore di poco superiore a quello del Piemonte e della Sardegna, quest’ultima unica eccezione fra le Regioni meridionali.
Chi si muove a piedi per gli spostamenti abituali lo fa mediamente per oltre 4 giorni alla settimana per un totale settimanale di 170 minuti.
Nel tempo, la quota di adulti che usano spostarsi abitualmente a piedi diminuisce lentamente e sono i giovani (18-34enni) a registrare un maggior calo.
La settimana europea della mobilità, il tema del 2024 è spazi pubblici condivisi
I dati sulla mobilità attiva vengono diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità in occasione della settimana europea della mobilità, dal 16 al 22 settembre. Il tema scelto quest’anno per l’evento europeo è “Spazio pubblico condiviso”. L’obiettivo è quello di una riflessione collettiva su come condividere lo spazio pubblico e fare in modo che tutti possano muoversi in modo sicuro e confortevole in un ambiente gradevole a loro misura, in particolare pedoni e ciclisti.