Roma – Nel periodo aprile-giugno 2024 sono state definite complessivamente 58.304 controversie, delle quali 44.048 in primo grado e 14.256 in appello, con un aumento tendenziale pari al 16,83% rispetto al corrispondente trimestre del 2023. È questo uno dei dati che emerge dall’ultimo “Rapporto trimestrale sul contenzioso tributario” disponibile sul sito del dipartimento per la Giustizia tributaria.
I report trimestrali del Mef sono elaborati tenendo conto dei volumi dei flussi delle nuove cause instaurate e di quelle decise e dell’arretrato giacente nei due gradi di giudizio, messi a confronto con i dati relativi agli analoghi mesi degli anni precedenti. La relazione fa il punto anche sui valori economici delle liti in corso e sugli esiti delle controversie definite.
Le pubblicazioni sono composte da due documenti: il Rapporto trimestrale sul contenzioso tributario, contenente una sintesi del rapporto e la nota tecnica, e le Appendici statistiche al Rapporto trimestrale, che contengono i dati statistici esposti in forma sia tabellare che grafica.
I numeri dei ricorsi
Tornando ai risultati registrati nel 2° trimestre 2024, lo studio statistico mostra che nel periodo interessato i ricorsi presentati complessivamente presso le Corti di giustizia tributaria sono stati 63.036, 51.866 in primo grado e 11.170 in appello, con un incremento del 26,65% rispetto al 2023, pari a +13.266 controversie: nel dettaglio, in primo grado l’aumento è stato del 30,86% e in secondo del 10,2 per cento.
I tecnici del Mef spiegano che il risultato è connesso alla reintroduzione del termine ordinario di 30 giorni dalla notifica del ricorso per la costituzione in giudizio in caso di liti di valore fino a 50mila euro, rispetto al termine più lungo precedentemente consentito dall’istituto della mediazione, che rinviava la costituzione in giudizio al decorrere dei 90 giorni previsti per la mediazione.
Il valore dei contenziosi
Come anticipato, il Rapporto dà conto anche del valore dei contenziosi, che nel periodo aprile-giugno 2024 è stato pari a 6,1 miliardi di euro. Il dato diminuisce, su base annua, del 4,78% in primo grado e del 3,49% in appello.
Le liti concluse
Per quanto riguarda il numero delle liti concluse, il dipartimento riferisce che sono state definite complessivamente 58.304 controversie, delle quali 44.048 in primo grado e 14.256 in appello, con un aumento tendenziale del 16,83% (+8.400 controversie) rispetto allo stesso trimestre del 2023. I volumi salgono sia per le decisioni di primo grado (+18,71%) che in appello (+11,38%).
Il 47,23% delle pronunce di primo grado è stata completamente favorevole all’Ente impositore per un valore complessivo di 1.845,75 mln di euro (il 49,45% del valore dei ricorsi definiti nel periodo), il 29,26% dei giudizi, invece, si è concluso completamente a favore del contribuente per un valore complessivo di 740,12 mln di euro (il 19,83% del valore dei ricorsi definiti nel periodo). La percentuale di giudizi intermedi è stata pari al 9,31% del totale, per un valore complessivo di 552,39 mln di euro.
Presso le Corti di giustizia tributaria di secondo grado, le decisioni completamente favorevoli all’Ente impositore risultano essere state il 46,41% dei provvedimenti emessi, per un valore complessivo di 1.220,66 mln di euro (il 49,59% del valore degli appelli definiti nel trimestre), mentre quelle completamente a favore del contribuente sono state il 26,35% dei provvedimenti emessi, per un valore complessivo pari a 658,47 mln di euro (il 26,75% del valore degli appelli definiti nel periodo). I giudizi intermedi sono stati l’8,39%, per un valore complessivo di 302,78 mln di euro.
Più della metà delle liti definite in entrambi i gradi di giudizio si sono concluse con la compensazione delle spese di giudizio (52,12%): il 30,24% a carico del contribuente, il 17,64% a carico dell’ufficio.
Istanze di sospensione
Il report evidenzia, inoltre, che le istanze di sospensione accolte in primo grado rappresentano il 29,95% delle istanze complessivamente decise e il loro valore, pari a 520,65 mln di euro, che equivale al 50,08% del valore complessivo, mentre le sospensioni accolte in appello hanno registra il 19,63% delle istanze complessivamente decise e il relativo valore è pari a 131,86 mln di euro, ossia il 43,05% del totale.
Contabilità delle liti pendenti
Le liti pendenti al 30 giugno 2024 si attestano a 269.172 unità, +4.732 rispetto al 31 marzo 2024, mentre diminuiscono rispetto al 30 giugno 2023, registrando una riduzione del 2,08% (-5.719).
Processo tributario sempre più digitale
Infine, sul fronte della digitalizzazione del processo tributario, i dati mostrano che il 24,1% delle controversie trattate in udienza è stato discusso da remoto, in aumento sia rispetto al primo trimestre 2024 (20,7%) sia se messo a confronto con lo stesso trimestre dell’anno precedente (15,5%). Inoltre, in primo grado il 97,37% delle sentenze è stato redatto digitalmente, con un tempo medio di deposito di 34 giorni, in appello hanno raggiunto il 95,68% del totale e sono state depositate in circa 50 giorni.