Grosseto e Siena accolgono il 68° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia

Le svolte sono cambi di traiettoria di sviluppo, attualmente numerosi e sempre più frequenti
nella maggior parte dei comparti produttivi, in particolar modo quelli in cui la tecnologia ha
un peso rilevante. Il settore dell’ingegneria non è esente da tali cambi di rotta, a volte
alimentati da fattori interni come l’attività di ricerca e l’innovazione, in altri casi determinati
da variabili esterne. In questo contesto gli ingegneri devono saper svolgere una duplice
funzione: da un lato anticipare e comprendere il senso di questi cambiamenti, dall’altro
saperli governare. Tra le molte svolte che attualmente incidono e condizionano il settore
dell’ingegneria in tutte le sue forme, incluso l’esercizio dell’attività professionale, se ne
possono individuare almeno tre: la sostenibilità, Intelligenza Artificiale e Transizione
industriale, evoluzione del sistema ordinistico. Sono queste le basi dalle quali prenderà avvio
il dibattito e il confronto del 68° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia che
quest’anno che si terrà Siena dal 2 al 4 ottobre presso la Fortezza Medicea, organizzato, oltre
che dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dagli Ordini degli Ingegneri di Grosseto e Siena.
“Questo 68° Congresso – dice Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI – intende essere,
come sempre, un momento di riflessione sulla ‘visione’ della nostra categoria professionale.
Ci chiederemo quali sono svolte preminenti e se, rispetto a queste, saremo in grado di
giocare maggiormente di anticipo. Cercheremo di capire quale sia il ruolo e la funzione del
sistema ordinistico e quale capacità potrà avere nel proporre soluzioni rispetto ai numerosi e
frenetici cambiamenti in atto che ci coinvolgono direttamente. Certo, il Congresso Nazionale
non sarà la sede in cui questi quesiti troveranno una soluzione definitiva, ma può essere
certamente il luogo in cui alcuni problemi possono essere sviscerati, alcune linee di indirizzo
possono essere impostate e condivise”.
“L’organizzazione di un Congresso Nazionale è un grandissimo privilegio per un ordine
Provinciale – afferma Francesco Gaudini, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siena -.
Le fatiche di un lavoro che inizia un anno prima sono ampiamente ripagate dalla
soddisfazione di contribuire ai contenuti scientifici che, forse per la prima volta, affrontano
nuovi temi non solo appartenenti al mondo dell’ingegneria ma all’intera società civile. E’ una
assoluta novità poi l’idea del Congresso diffuso, dislocato cioè in più luoghi iconici della città
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e con la creazione di eventi aperti anche ai non addetti ai lavori, in linea con la propensione
degli ultimi anni di realizzare eventi sempre più aperti al mondo della cultura, della politica,
della società civile”.
“E’ un Congresso, quello di quest’anno, organizzato dai due Ordini di Siena e Grosseto che
credo segnerà una ‘svolta’ nelle organizzazioni congressuali – sostiene Enrico Romualdi,
Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Grosseto -. Due ordini, due territori confinanti
simili che condividono bellezze dei territori ed unicità dei centri abitati. Un congresso dove
ogni attività costituisce una novità rispetto al passato. Sarà l’occasione per affermare una
volta per tutte la necessità di condividere consapevolmente come categoria professionale
l’esistenza nella società di cambiamenti in atto che devono essere compresi, affiancati e
finalmente governati”.
Il programma del 68° Congresso Nazionale è stato pensato per definire il quadro generale e
alcune linee di indirizzo che consentano alla categoria professionale degli ingegneri di
mantenere la propria competitività. Esso è pensato come un contenitore diviso in due parti:
dibattiti e aggiornamento su temi di attualità e questioni di ordine tecnico che riguardano la
professione e le molte svolte in atto; confronto tra i delegati finalizzata a individuare
concretamente cosa e come il sistema ordinistico dovrebbe fare per rappresentare in modo
efficace la figura dell’ingegnere. Per ciò che riguarda la parte dei dibattiti, essi saranno
sviluppati attraverso la presenza di esperti o lo storytelling di esperienze nel campo
dell’ingegneria. Mercoledì 2 ottobre verrà dedicato in particolare ad una riflessione su come
sta cambiando e si sta arricchendo di competenze il sistema dell’ingegneria italiana, con un
focus sull’ingegneria dell’informazione, sull’ingegneria aerospaziale, sull’ingegneria
biomedica e su una molteplicità di aspetti legati alle nuove frontiere indotte dall’Intelligenza
artificiale. Giovedì i moduli di dibattito, con la presenza di esperti di estrazione non solo
ingegneristica, verterà su alcune tematiche o meglio “svolte” capaci di condizionare, far
crescere ed evolvere il comparto dell’ingegneria: dalle case green alle pratiche di
rigenerazione urbana, dal recente Piano Transizione 5.0 ai nuovi indirizzi di machine learning
propri dell’ingegneria industriale, fino a giungere ad un dibattito sugli orientamenti
dell’Intelligenza artificiale ad uso e consumo dei professionisti. Tra i numerosi ospiti e
relatori, vale la pena di segnalare la presenza del Ministro per la protezione civile e le
politiche del mare, Nello Musumeci, che, alla luce anche dei recenti avvenimenti climatici, si
soffermerà sulle politiche e le modalità di intervento per la tutela del territorio. Sarà
presente anche Guido Castelli, Commissario Straordinario Sisma Centro Italia 2016, che
illustrerà gli aspetti strategici della connessione tra ricostruzione e rigenerazione. Fabrizio
Curcio, ex Capo della Protezione Civile, terrà una lectio sull’ingegneria per governare la
competitività. Il confronto tra i delegati sui temi riguardanti l’operatività del sistema
ordinistico, invece si svolgerà giovedì 3 ottobre pomeriggio, seguendo una metodologia di
confronto partecipato definito Open Space Focus group.
La grande novità di questa edizione toscana sarà rappresentata dal Fuori Congresso. Si tratta
di una appendice pomeridiana alle normali attività del convegno, finalizzata ad approfondire
i principali temi di attualità legati all’ingegneria coinvolgendo, oltre ai delegati, la
cittadinanza di Siena. Con un linguaggio divulgativo si tratteranno tematiche piuttosto
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articolate legate all’intelligenza artificiale, alla robotica, all’ingegneria biomedica,
all’ingegneria strutturale ed al recupero di beni architettonici. L’obiettivo è non solo quello di
evidenziare le molte evoluzioni (svolte) cui l’ingegneria è sottoposta in questo momento, ma
anche i molti volti dell’ingegneria e la sua capacità di migliorare la vita di ciascuno di noi.

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