Malta e Sicilia, due isole che guardano al futuro

Acceleratrici di innovazioni, laboratori di buone pratiche, incubatrici di sviluppo. Stiamo parlando di Malta e Sicilia, due isole, due hub tecnologici e digitali nel cuore del Mediterraneo, capaci di attirare investimenti ma soprattutto talenti da ogni parte del mondo.

Per capire la loro ricetta di successo bisogna partire da lontano. Bisogna guardare alle condizioni favorevoli che hanno permesso al binomio con il digitale di farsi strada, trovando infrastrutture moderne e un ambiente imprenditoriale stimolante. Ad esempio, il governo di Malta ha adottato un approccio favorevole alle tecnologie emergenti, creando un quadro normativo chiaro e favorevole per le aziende del settore. Lo dimostra l’esempio legislativo del Malta Financial Services Authority, che ha introdotto leggi innovative capaci di attirare numerose imprese blockchain e fintech. Un esempio è la piattaforma di scambio di criptovalute Binance, che ha stabilito la propria sede a Malta, contribuendo a rendere l’isola un leader globale nel settore. Leggi moderne, chiare ed efficienti, sono alla base anche del successo del gioco online nell’isola, una voce importantissima dell’economia maltese. Dal 2001, infatti, la MGA, la Malta Gaming Authority, amministra tutto quello che coinvolge il gioco pubblico e legale, aprendo le porte ad un settore in continua espansione e in grande dinamismo. Si sono così generati posti di lavoro, sono arrivati capitali esteri, sono state create professioni che prima neanche esistevano. Un elemento fondamentale per un’economia che, in alternativa, si sarebbe retta solo ed esclusivamente sul turismo.

Stessa cosa che avviene in Sicilia, una terra conosciuta per la cultura, per il patrimonio artistico e storico, ma che sta diventando sempre di più un centro di innovazione. Merito anche dell’impegno del mondo della politica, che ha investito nella digitalizzazione dei servizi pubblici e nell’innovazione tecnologica, promuovendo la creazione di centri di ricerca e incubatori di startup. A luglio, ad esempio, è stato varato un nuovo bando da 68 milioni di euro per la creazione di nuove infrastrutture di ricerca nella regione. “Questo stanziamento è un passo fondamentale per il rafforzamento del nostro sistema di ricerca e innovazione – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Edy Tamajo – L’attività di sviluppo di nuove infrastrutture è un elemento cruciale per sostenere la crescita economica e la competitività delle imprese della nostra regione”.

Tecnologia, innovazione, ma anche sostenibilità: la Sicilia sta diventando infatti un punto di riferimento nel settore delle energie rinnovabili e green, grazie al coinvolgimento di start-up tecnologiche che lavorano su soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali. Un esempio è “Sicily Green”, start up che si concentra sullo sviluppo di tecnologie per l’energia solare, contribuendo a rendere l’isola un esempio di innovazione nel campo della sostenibilità. Elemento interessante che accomuna Sicilia e Malta è anche la loro capacità di attrarre talenti e di investire nel nomadismo digitale. Sono tantissimi, infatti, i professionisti che scelgono di trasferirsi in queste due isole per lavorare da remoto. Affitti bassi, costi della vita accessibile, bellezze paesaggistiche a portata di mano. E un contesto digitale in grande espansione. La ricetta del successo è tutta qui.

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