Dal Cdm l’ok al decreto legge sui migranti e i Paesi sicuri

ROMA – Semaforo verde dal Consiglio dei ministri al nuovo decreto legge in materia l’immigrazione. Il provvedimento dovrebbe così superare, le difficoltà sorte al corto circuito tra la creazione dei centri per migranti in Albania e la decisione del Tribunale di Roma, di annullare i primi rimpatri previsti giudicando i paesi di provenienza “non sicuri”.

NORDIO: PER CORTE UE VALUTARE SICUREZZA PAESI SPETTA A STATI

“La questione parte da una sentenza della Corte di giustizia europea molto complessa e articolata, che è arrivata in francese e che probabilmente non è stata ben compresa. Oltre a ribadire il principio che è compito degli Stati definire e individuare gli Stati sicuri, pone delle condizioni nel momento in cui la giurisdizione di un Paese intenda dare una definizione diversa di Stato sicuro in relazione a status specifici di determinate persone, prevedendo una motivazione esauriente, esaustiva e completa del motivo per il quale una persona sarebbe in pericolo se tornasse nello Stato di origine”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine della riunione del Consiglio dei ministri. “Nei nostri provvedimenti- ha spiegato Nordio- parliamo di soggetti di cittadinanza incerta la quale provenienza è dichiarata da loro stessi, senza documenti o prove che attestino la loro effettiva provenienza da un determinato Paese, lasciando quindi all’arbitrio di queste persone la determinazione della sicurezza di un Paese. Una persona può quindi arrivare da uno Stato sicuro ma dichiararsi magari bengalese, Stato che a certe condizioni potrebbe non essere ritenuto sicuro. È qualcosa che andrebbe modificato”, ha concluso il ministro. (fonte: www.dire.it – agenzia Dire)

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