Agricoltura, pesca, acquacoltura, il codice tributo del tax credit

ROMA – Pronto il codice tributo necessario per poter fruire del credito d’imposta per gli investimenti effettuati nel Mezzogiorno nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura fino al 31 dicembre 2023 (legge n. 208/2015, articolo 1, commi da 98 a 108). Con la risoluzione n. 56/E di oggi, 26 novembre 2024, l’Agenzia delle entrate ha infatti istituto il codice tributo che i beneficiari dovranno utilizzare per portare in compensazione l’agevolazione spettante. Si tratta del seguente:

“7036” denominato Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno effettuati nell’anno 2023 dalle imprese del settore agricolo e di quello della pesca e dell’acquacoltura – Articolo 1, commi 98-108, legge 28 dicembre 2015, n. 208 e articolo 1, comma 8, del decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63.

L’iter per l’accesso all’agevolazione è stato indicato con il provvedimento del 15 ottobre 2024, che ha previsto una finestra temporale dal 17 ottobre al 18 novembre 2024 per l’invio delle comunicazioni da parte dei soggetti interessati (vedi articolo Agricoltura, pesca, acquacoltura: invii per il tax credit dal 17 ottobre).

Superata la fase di invio delle comunicazioni e determinato con la risoluzione di oggi il codice tributo da indicare nell’F24, per poter passare in cassa i beneficiari devono attendere un ultimo passaggio: il credito d’imposta sarà infatti utilizzabile dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento dell’Agenzia delle entrate che renderà nota la percentuale per determinare l’agevolazione fruibile. Tale percentuale sarà calcolata rapportando il limite complessivo di spesa previsto per quest’anno (90 milioni di euro per il 2024, come stabilito dal Dl n. 63/2024, articolo 1 comma 8) all’ammontare complessivo dei crediti di imposta richiesti. In ogni caso, per utilizzare il tax credit occorrerà attendere il rilascio di una ricevuta con la quale viene comunicato ai richiedenti il riconoscimento all’utilizzo del credito d’imposta.

Ciascun beneficiario può visualizzare l’ammontare dell’agevolazione fruibile in compensazione tramite il proprio cassetto fiscale, accessibile dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate. Il codice tributo andrà utilizzato al momento di compilare il modello F24 da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

Un credito d’imposta per attività specifiche
L’agevolazione, istituita dalla legge di Stabilità 2016 per il periodo dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2023, è dedicata alle imprese attive nei settori della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, della Regione siciliana e delle regioni Sardegna e Molise, ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Tfue (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea), e nelle zone assistite della regione Abruzzo, ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Tfue, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Il credito d’imposta è riconosciuto nel rispetto dei limiti e delle condizioni stabiliti dal Quadro riepilogativo delle misure a sostegno delle imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli e delle imprese attive nei settori della pesca e acquacoltura, ai sensi della sezione 2.1 della comunicazione della Commissione europea C(2023) 1711 final del 9 marzo 2023 “Quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”, come modificata dalla Comunicazione (C/2024/3113) del 2 maggio 2024, adottato con il decreto del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste n. 264368 del 12 giugno 2024.

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