CDM, DDL “VALORIZZAZIONE DELLA RISORSA MARE”: PRIMA DISCIPLINA TURISMO SUBACQUEO E MAPPATURA ITINERARI MARINI
“Non potrei essere più soddisfatta per la regolamentazione della prima disciplina sul turismo subacqueo, inserita nel DDL ‘Valorizzazione della risorsa mare’ adottato oggi in Consiglio dei ministri. Un passo fondamentale che dimostra, ancora una volta, quanto il governo Meloni tenga in considerazione le esigenze del settore e il valore del dialogo. È un ulteriore chiaro segnale dell’impegno dell’esecutivo per le politiche del mare, il turismo sostenibile e la diversificazione dell’offerta turistica, rendendola così anche più sexy”.
Queste le parole con cui il Ministro del turismo Daniela Santanchè accoglie l’adozione del disegno di legge che punta, tra le altre cose, a valorizzare il turismo subacqueo attraverso la mappatura degli itinerari marini e l’individuazione di criteri di sicurezza e rilevanza paesaggistica, faunistica, archeologica e culturale.
Sono previsti criteri specifici per individuare le zone di interesse turistico subacqueo, che includono:
- sicurezza, in termini di valutazione delle condizioni ambientali favorevoli per l’immersione, come correnti, visibilità e disponibilità di infrastrutture di soccorso;
- rilevanza paesaggistica e faunistica, ossia aree con habitat suggestivi e una ricca varietà di fauna marina;
- rilevanza archeologica, come siti sommersi di particolare interesse storico e culturale che raccontano la nostra storia;
- rilevanza culturale, ovvero zone legate a tradizioni locali o percorsi tematici che valorizzano il patrimonio sommerso.
Un’iniziativa legislativa che introduce nuove disposizioni in materia di coordinamento delle politiche del mare, definizione della zona contigua, turismo subacqueo, navigazione da diporto, navigazione marittima e cantieristica, ambientale, culturale e di pesca, prevedendo apposite misure per le isole minori.
Per quanto riguarda il turismo, nello specifico, il DDL si propone di promuovere l’attività subacquea come opportunità di svago e di crescita sostenibile, anche stabilendo i requisiti fondamentali per i centri di immersione e addestramento subacqueo, con un forte accento sulla sicurezza dei turisti, in termini di assistenza e informazione sui delicati ecosistemi marini.
“Mare e turismo sono due settori fortemente comunicanti – aggiunge il Ministro Santanchè –, tanto che, all’interno della filiera dell’economia blu, è proprio il turismo a essere il comparto più rilevante – prosegue – perché, stando ai dati TEHA, genera quasi il 29% di valore aggiunto e impiega circa il 40% degli occupati”.
Nel quadro della nuova normativa, il ministro del Turismo avrà il compito di promuovere cooperazioni internazionali per l’attività subacquea ricreativa, incoraggiando la condivisione di esperienze tra Nazioni con aree marine di interesse turistico e valutando anche opportunità di gemellaggio con altri Paesi, per incentivare scambi culturali e formativi nelle zone subacquee. Fonte Ministero del Turismo.