Immobiliare, Pierluigi Manzocchi: “in aumento le compravendite nel terziario commerciale”

Roma -” Il  2024 si conferma un anno positivo per il mercato degli immobili non residenziali che, per l’ennesimo trimestre, mostra un aumento complessivo dei volumi, in rialzo del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2023.”  Questo il principale dato dedotto dal report trimestrale dell’Agenzia delle entrate  che descrive l’andamento dei volumi di compravendita dei settori terziario-commerciale e produttivo, con particolare riferimento a uffici, negozi e capannoni. L’incremento degli scambi è diffuso in quasi tutti i settori: dal terziario-commerciale, che registra, con quasi 31 mila Ntn, una variazione tendenziale del 3,8%, al settore produttivo, in rialzo di quasi il 2%, fino al settore delle altre destinazioni, che sale del 4,8%. Frena, invece, il settore agricolo che subisce una flessione del 2,7 per cento.

“Il settore terziario – commerciale – spiega l’imprenditore immobiliare Pierluigi Manzocchi di Dimore Storiche – le compravendite sono in incremento in modalità traversale in Italia: la crescita stando ai report è prossima al 7% nel terzo trimestre 2024, e risulta essere stata distribuita in minsura omogenea in tutte le aree italiane del centro e del Sud, circa il 6% in più, alle Isole, +8% tendenziale, passando per il Nord Est e il Nord Ovest, rispettivamente +6,9% e +7,6%. Gli scambi salgono soprattutto nei comuni non capoluogo, nei quali la variazione si attesta al 7,5%. Con riferimento alle grandi città, si evidenzia l’aumento delle transazioni a Roma, +4,4%, Torino, quasi il 22% in più rispetto al terzo trimestre 2023, e Bologna, poco oltre il 13%; Firenze è l’unica città in calo, -4,5%. Stiamo osservando nei dettagli gli andamenti di tutto il settore – prosegue Manzocchi – poichè l’incremento in questo settore è particolarmente rilevante. C’è domanda di immobili di prestigio non solo per uso abitativo dunque ma anche per rappresentanza, sedi di uffici, societari e per stabilimenti produttivi, con particolare menzione agli uffici, settore nel quale le compravendite sono aumentate del 2,9% rispetto al terzo trimestre 2024 e con circa 2.800 rogiti. ”

NTN e variazione tendenziale (%) per settore di mercato nel terzo trimestre 2024

Dunque rispetto ai negozi, l’aumento del Ntn è più marcato in alcune aree mentre è più contenuto in altre: nel Nord Est e Nord Ovest, territori nei quali si concentra più della metà degli scambi totali, si registrano incrementi modesti, rispettivamente l’1% e il 2,2%, il Sud e le Isole esibiscono variazioni elevate, che nel secondo caso raggiungono quasi il 20%. In controtendenza al Centro, si osserva una riduzione del Ntn, -3,6%. L’aumento degli scambi di uffici, osservato in questo terzo trimestre dell’anno, è dovuto quasi interamente ai comuni non capoluogo, +4,7% tendenziale, mentre restano più o meno inalterati i volumi nei capoluoghi, appena +0,8%. Nel dettaglio delle grandi città, la situazione è piuttosto diversificata: nei mercati più rilevanti, Roma e Milano, si registrano forti contrazioni, rispettivamente -18,5% e -8,1%. Scambi più o meno dimezzati a Napoli e Firenze mentre Genova ne perde, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, quasi un terzo.

Crescono del 2% circa le transazioni di immobili destinati alla produzione industriale, con 3.566 unità scambiate, poco più di 3 mila delle quali compravendute nei comuni non capoluogo. I volumi salgono nelle regioni settentrionali, che contano oltre 2.400 Ntn del totale nazionale, e nell’area del Sud; meno favorevole la situazione al Centro, -2,1%, e, soprattutto, nelle Isole che subiscono una diminuzione prossima al 17%, seppure riferita ad un numero esiguo di scambi. Tra le dodici province con la maggiore quota di stock produttivo, si osservano incrementi decisi a Bergamo, Milano e Roma, mentre in altre città, in particolare Torino, Brescia e Modena, si riportano cali generalizzati.

Concludendo, in Italia, per il quarto trimestre consecutivo, chiudono in positivo gli scambi di immobili non residenziali. Il settore terziario-commerciale traina l’intero mercato, con dati in rialzo nei suoi principali segmenti, seguito dal settore produttivo e dal comparto delle altre destinazioni. Nelle grandi città, invece, si rileva una contrazione delle compravendite di uffici, in calo soprattutto a Roma e Milano, e una crescita generalizzata, ad eccezione di Firenze, nel segmento dei negozi.

 

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