ROMA – Collari d’oro al merito sportivo 2024, il messaggio del Presidente Meloni. “Caro Presidente, carissimi atleti, allenatori e dirigenti dello sport italiano, oggi celebriamo i Collari d’oro al merito sportivo, la massima onorificenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. È un momento solenne per onorare le imprese che hanno caratterizzato il 2024, un anno indimenticabile per lo sport italiano.
Il mio primo pensiero va alle quaranta medaglie ottenute ai Giochi Olimpici di Parigi, dove l’Italia è salita sul podio dal primo all’ultimo giorno e si è confermata tra le prime dieci Nazioni del medagliere. La spedizione azzurra ha raccolto dodici ori, tredici argenti e quindici bronzi, ma anche tantissimi quarti posti e altri ottimi piazzamenti raggiunti, tutti, con onore. Elemento, quest’ultimo, che ha confermato la solidità e le qualità umane dei nostri Azzurri.
Valori umani e sportivi assoluti hanno creato i presupposti della straordinaria impresa raggiunta dai nostri atleti paralimpici, che hanno conquistato ben settantuno podi con ben ventiquattro ori, quindici argenti e trentadue bronzi, infranto ogni record e toccato profondamente i nostri cuori. Per risultati e piazzamenti quella di Parigi è stata di gran lunga l’edizione dei Giochi più fruttuosa per il Tricolore: abbiamo superato il risultato di Tokyo 2020 e questo ci ha reso particolarmente orgogliosi.
Meritano di essere ricordati e celebrati anche i tanti risultati ottenuti dai nostri atleti nelle altre competizioni di molte discipline. Penso, tra le tante, al tennis: ben ventisei titoli guadagnati, un traguardo mai raggiunto prima. Citazione speciale per i meravigliosi trionfi mondiali, per la prima volta nello stesso anno, in Coppa Davis, il secondo consecutivo, e nella Coppa Billie Jane King, grazie a due squadre stellari di tennisti vestiti d’azzurro con lo scudetto dell’Italia sul petto. Successi storici, resi ancor più emozionanti perché ottenuti dopo la prima vittoria di Jannik Sinner nelle Finali ATP in Italia, a Torino. Ma, tornando a Parigi, ricordo con grande gioia anche le vittorie delle ragazze di Julio Velasco, che resteranno indelebili nei cuori di chi ama la pallavolo, me per prima.
Gli azzurri ci hanno emozionato e ci hanno fatto battere il cuore portando il Tricolore sulla vetta del mondo. Queste vittorie non sono solo successi sportivi, ma momenti che uniscono, che ci fanno sentire orgogliosamente italiani, riscoprendo l’identità e la forza della nostra Nazione.
Sono successi e grandi prestazioni che testimoniano l’eccellenza e il talento dello sport italiano, resi possibili anche grazie al prezioso contributo di allenatori, associazioni e società sportive, Federazioni, Discipline sportive, Enti di promozione e tanti altri, famiglie comprese.
È il mondo dello sport. Affascinante, sempre più rilevante e complesso, nel quale ogni figura – dall’atleta al tecnico, dal dirigente ai tifosi, dagli enti alle Istituzioni, fino agli organismi che regolano e promuovono lo sport a livello nazionale e internazionale – gioca un ruolo fondamentale, di grande responsabilità.
È la costante collaborazione, la necessaria sintonia e un’auspicabile armonia, tra le figure che ricoprono ruoli di responsabilità in ambito sportivo e per lo sport, che crea una vera comunità, dove ognuno fa la propria parte, nel rispetto dei ruoli, verso obiettivi comuni. Comunità nella quale si vince e si perde tutti insieme perché, se è vero che ogni vittoria è il risultato di un impegno collettivo, è altrettanto sicuro che ogni sconfitta ci ricorda che nessuno può farcela da solo.
Lo sport vive e prospera grazie al contributo di ogni sua componente. Ed è proprio questo equilibrio a renderlo una delle espressioni più coinvolgenti della società, capace di promuovere valori a partire dal rispetto, il sacrificio e lo spirito di squadra. Valori che abbiamo voluto venissero scolpiti anche nella nostra Carta costituzionale. Riconoscere in Costituzione il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme è stato un passaggio storico per tutto il mondo dello sport, in ogni sua forma e declinazione. A partire dallo sport di base e di prossimità, che è la fucina dei nostri talenti ma anche un potente fattore di coesione sociale, capace di trasmettere valori positivi e costruire spirito di appartenenza e unità d’intenti. In particolare, nelle realtà più complesse del nostro territorio nazionale, dove lo sport può rappresentare un’occasione di riscatto.
È la ragione per la quale questo Governo ha deciso di investire risorse finanziarie significative, che continueranno a crescere, per realizzare infrastrutture sportive di base nelle periferie e nei territori che più hanno bisogno dell’attenzione delle Istituzioni, e di investirne di ulteriori per l’alleanza educativa tra il sistema sportivo, la scuola e l’università.
Lo sport è uno dei pilastri del programma di riqualificazione e rigenerazione di Caivano, che continueremo a portare avanti con grande determinazione e che diventerà un modello da replicare, contestualizzandolo, in altre città. In tempi record abbiamo bonificato e riqualificato l’ex centro sportivo “Delphinia”, anche grazie al contributo determinante dell’Esercito e dei Carabinieri forestali, e oggi i cittadini del territorio hanno a disposizione un nuovo centro polivalente dove è possibile praticare oltre quaranta discipline sportive, grazie alla preziosa collaborazione di Sport e Salute e delle Fiamme Oro.
Il nuovo Centro “Pino Daniele” è un simbolo di speranza, in un territorio dove lo Stato è stato assente per troppo tempo e lo sport sta iniziando a fare la differenza. Se lo sport riuscirà a salvare anche solo un ragazzo dall’abisso della droga o da un futuro di criminalità, vorrà dire che il nostro impegno non sarà stato vano e che è valsa la pena credere in questo progetto e lavorare senza risparmiare energie per realizzarlo. Promuovere lo sport in tutte le sue forme vuol dire anche riconoscere l’importanza sociale ed economica dei lavoratori sportivi e dei volontari sportivi e il contributo che questo comparto assicura al benessere e alla prosperità della Nazione.
Il Governo si è occupato della riforma del lavoro sportivo, migliorandola con un provvedimento quadro che riconosce le specificità del comparto, assicura nuove tutele per i lavoratori e garantisce maggiore trasparenza e semplificazioni soprattutto per le piccole associazioni e società sportive dilettantistiche. Misure attese da molto tempo che, se necessario, miglioreremo ulteriormente, accompagnando con gradualità atleti, società sportive e operatori, anche a livello dilettantistico, verso una nuova e più avanzata gestione dei rapporti di lavoro nel settore.
Carissimi,
oggi celebriamo le vittorie che il movimento sportivo italiano ha raggiunto nel 2024. Successi che non rappresentano un punto di arrivo, ma solo un punto di partenza. E lo sprone a fare sempre meglio, con ancor più entusiasmo e determinazione, ognuno nel suo ruolo ma in comune sinergia. Sinergia, collaborazione e gioco di squadra: elementi necessari e decisivi al Sistema Italia per rispettare la tabella di marcia per la celebrazione nel 2026 dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano-Cortina e dei Giochi del Mediterraneo di Taranto, e per dare il giusto supporto alle Universiadi invernali e ai Giochi mondiali invernali di Special Olympics, in programma nel 2025 in Piemonte.
C’è ancora tanto lavoro da fare, ma io sono convinta che l’Italia saprà dimostrare, ancora una volta, di essere all’altezza della sfida e di saper accogliere, organizzare e ospitare grandi eventi.
Abbiamo davanti a noi una doppia opportunità: conquistare nuovi e ambiziosi traguardi a livello agonistico, e affermare la specificità e la forza di un modello sportivo tutto italiano, che crea valore sociale e ha un impatto positivo sulle persone e sulle comunità.
Vi ringrazio e rinnovo a tutti i premiati le mie congratulazioni”.
Giorgia Meloni