Dall’Italia agli Stati Uniti, l’internazionalizzazione al centro del confronto tra aziende

NEW YORK – New York è stata al centro di un dibattito sulla internazionalizzazione delle imprese nel mondo. Infatti, l’agenzia di stampa italiana Ti Lancio ha organizzato, nei pressi di Times Square, nella sede americana di Gatto Astucci – azienda leader in Italia nel settore della realizzazione di astucci per occhiali e di display per il mondo beauty di lusso – una tavola rotonda sulla internazionalizzazione, con focus sugli Stati Uniti. Ti Lancio farà interviste da New York, con continuità, per dare voce ad aziende italiane che aspirano a crescere negli Stati Uniti, e viceversa, ad imprese americane che vogliono conquistare il mercato italiano. Al dibattito hanno partecipato le imprese italiane Gatto Astucci, Vimi Fasteners, Camera di Commercio di Torino, Dba Group, LabLaw ed Eurolls. La contaminazione non può che fare bene alle due economie.

 

Cristian Paravano, direttore generale di Gatto Astucci ha affermato che “il Gruppo da sempre è attento al mercato internazionale di riferimento con un presidio diretto dei mercati B2B europei, asiatici e dell’America settentrionale. Oltre alle solite sfide legate alla lingua, cultura e alle normative locali, nei prossimi anni bisognerà adattarsi velocemente alle mutazioni causate da una situazione geopolitica che passerà sempre di più da bipolarismo a multipolarismo, che si rifletterà sia sulla supply chain (dazi, anti-dumping, valute, regolamentazioni) sia sulla logica dei consumi nelle varie aree di influenza (nascita di nuovi brand ‘locali’). In questo scenario molto fluido la nostra strategia continua a riflettere la nostra missione ‘sostenibile’, cercando di poter produrre con la stessa qualità e ‘valori’ in sempre più aree del mondo potendo così essere agili a servire al meglio i nostri clienti nelle evoluzioni del mercato. Inoltre, il gruppo è in continua espansione sui mercati esteri, ed in particolare negli Stati Uniti, dove prevediamo un forte sviluppo nel corso del prossimo anno grazie ad una maggior spinta commerciale in particolare nel settore dell’occhialeria e della cosmesi. Gatto Usa con il suo nuovo show room di New York sarà sicuramente al centro delle nostre strategie commerciali per sviluppare il mercato più importante per i settori da noi presidiati”.

 

L’internazionalizzazione è un volano indispensabile per la crescita delle imprese italiane, come ha sottolineato Fabio Storchi, presidente di Vimi Fasteners. Aprire filiali e siti produttivi all’estero avvicina i clienti e rafforza le relazioni commerciali, ma è fondamentale scegliere Paesi accoglienti e investire al momento giusto. Tuttavia, il contesto globale in continua evoluzione spinge molte aziende verso il reshoring e la produzione locale. Tensioni geopolitiche, costi di trasporto in aumento e la necessità di supply chain più resilienti stanno riavvicinando la produzione ai mercati di sbocco. “La produzione locale offre maggiore flessibilità, tempi di consegna più rapidi e un minor impatto ambientale- ha affermato Storchi- Inoltre, rafforza il legame con il territorio e permette di rispondere più rapidamente alle esigenze dei clienti”. In conclusione, le imprese italiane devono saper coniugare l’internazionalizzazione con una visione più locale. La capacità di adattare la produzione alle dinamiche globali e locali sarà la chiave per il successo futuro.

 

Il presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, Dario Gallina, ha annunciato la nuova azione di internazionalizzazione per le Pmi piemontesi. “Insieme alla Regione Piemonte e al Ceip (Centro estero per l’internazionalizzazione)- ha dichiarato- sosteniamo con oltre un milione di euro la creazione di strumenti per l’attrazione degli investimenti”. Collaborano anche le università, come il Politecnico, e il Comune di Torino. “Si tratta di un’azione forte e congiunta delle istituzioni per aiutare le aziende all’export e anche per creare le condizioni di una forte attrazione di investimenti. Abbiamo composto una squadra attrezzata attraverso un sistema di coordinamento per portare le nostre aziende all’estero e per creare le condizioni di investimento sul territorio”, ha aggiunto il presidente della Camera di commercio di Torino. L’Italia conta circa 600 miliardi di export. Il Piemonte con 63,7 miliardi di euro nel 2023, è la quarta delle regioni italiane (preceduta da Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) per valore di merci esportate nel mondo. Per questo, “è una grande fortuna per una moltitudine di imprese anche molto piccole il fatto che le regioni tra cui il Piemonte si adoperino, attraverso anche risorse pubbliche e l’azione degli enti pubblici come la Camera di Commercio, per sostenere le Pmi. Metteremo in campo azioni per permettere alle aziende di comunicare con interlocutori stranieri e uno specifico percorso di formazione per affrontare i mercati internazionali”, ha concluso Gallina.

Francesco Rotondi, noto giuslavorista italiano: “Per noi l’osservazione dei contenuti di internazionalizzazione impone il valore dell’Internazionalità: economico-giuridica e non soltanto di bisogno e soddisfazione, di domanda e offerta di prodotto. L’Internazionalità è l’idoneità e la conformità a frequentare i mercati esteri, nel rispetto del lavoro, avendo capacità, competenze, tutele e la misurazione del rischio e dei meriti (ranking, rating, marchi, protezioni, parnetrship) di calcare le scene internazionali. Noi conosciamo le leggi, le norme con cui tutelarsi. Un conto è sapere leggere i mercati come domanda e offerta, prodotti e marketing mix; un altro conto è saperci stare in sicurezza. È altresì vero che il mondo corre veloce e “chi non è pronto ora, non lo sarà mai”. Ecco, a maggior ragione, divenire indispensabile il tema della tutela dell’internazionalità come dotazione giuridico-economica”.

Renato Railz, a capo della multinazionale italiana Eurolls, che ha parecchio del suo mercato in Usa, ha affermato che “dobbiamo essere vicini ai nostri clienti, per provvedere anche e non solo alla manutenzione dei prodotti. Per questo, per noi ad esempio, è importante, avere una sede produttiva vicino a dove si trova il cliente che si sente in questo modo maggiormente tutelato”.
In modo speculare si è parlato di internazionalizzazione anche a Resia (Udine), sede di Ti Lancio, con Massimo Agostini Ceo di Idea Prototipi e Cristian Feregotto, ceo di Infostar e capo del gruppo Informatico di Confindustria Udine.

 

Fonte: Agenzia Dire

www.dire.it

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