Scienza, salute e natura: nasce l’accademia Wilderness

ROMA – Potenziare il legame strettissimo che c’è tra salute delle persone e ecosistema naturale e animale. Riscoprire la connessione tra uomo e ambiente con un approccio scientifico e multidisciplinare. Formare più persone possibili alla biodiversità delle aree selvagge. Sono solo alcuni degli obiettivi dell’Accademia Wilderness, un nuovo organismo di ricerca che verrà presentato oggi alle 17 su Youtube dai suoi soci fondatori e dal comitato scientifico.

“È nato tutto con una passeggiata nel bosco che feci molti anni fa”, racconta all’agenzia Dire Maurizio Maggiorotti, fondatore dell’Accademia e medico specializzato in medicina potenziativa e bio ottimizzazione. “Accompagnato da una guida, vidi delle tracce e l’esperta mi spiegò che erano di una femmina gravida di cinghiale che aveva un lupo che la seguiva da una settimana perché stava per partorire. In quel momento ho capito l’importanza di decodificare questi segni, perché la natura è spietata, ma perfettamente equilibrata e va conosciuta. Tempo dopo, durante un’altra escursione, ho sperimentato il riequilibrio del sistema nervoso autonomo, che governa la salute e che viene riequilibrato dall’immersione forestale”, spiega ancora Maggiorotti, che aggiunge: “La nostra Accademia punta non al benessere, ma alla salute, che è un elemento oggettivo”. Da queste premesse nasce l’idea di fondare l’Accademia Wilderness, un “progetto unico per l’ottimizzazione della salute umana e dell’ecosistema naturale. L’equilibrio- specifica Maggiorotti- è la chiave di tutto. L’urbanizzazione e la perdita di connessione con la natura ha creato non pochi problemi”.

 

La necessità è quella di tutelare la salute delle persone e dell’ambiente attraverso la formazione scientifica. “È per questo che nel comitato ci sono quattro docenti universitari”. L’Accademia ha sede nella Tenuta Lodovico, nel cuore della Maremma, ed è lì – e anche online – che avrà luogo la formazione scientifica. Tra i corsi, la tutela della biodiversità delle aree selvagge, la gestione etica della fauna e delle risorse naturali, anche attraverso percorsi esperienziali.

 

“Abbiamo un team scientifico multidisciplinare che rende l’Accademia un progetto unico di unione tra medicina e natura con un approccio integrato- specifica ancora il fondatore dell’Accademia, la cui attività di ricerca partirà subito, mentre i corsi avranno inizio tra febbraio e marzo- Faremo ricerca tramite l’immersione forestale, svolgeremo l’analisi della qualità della carne selvaggina, eseguiremo il monitoraggio dell’ecosistema selvaggio e il censimento delle specie. Inoltre, porteremo avanti anche uno studio dei predatori e della predazione, quindi della catena alimentare”. Per quanto riguarda la formazione pratica, l’Accademia organizzerà corsi sul primo soccorso in ambiente selvaggio, sulle tracce animali, sul lupo e anche sulle erbe spontanee. “Il nostro obiettivo- dice infine Maggiorotti- è unire scienza, esperienza pratica e comunità”. Con una ulteriore ambizione: “Cambiare completamente la figura del cacciatore: da predatore inconsapevole a sentinella della biodiversità”.

 

Fonte: Agenzia Dire

www.dire.it

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