ROMA – Russia e Ucraina hanno raggiunto un’intesa per limitare l’uso della forza nel Mar Nero, dopo colloqui paralleli con negoziatori statunitensi in Arabia Saudita. Ma ovviamente sull’aggiornamento diplomatico insistono molti ma. Mosca ha chiarito che l’attuazione di un cessate il fuoco marittimo dipenderà dall’alleggerimento delle sanzioni sulle esportazioni agricole.
Il Cremlino sostiene di aver ottenuto concessioni da Washington che segnerebbero la prima significativa riduzione delle sanzioni imposte dopo l’invasione del 2022. Donald Trump ha confermato che gli Stati Uniti stanno valutando le condizioni proposte da Mosca, pur senza un impegno ufficiale sulla loro approvazione.
Parallelamente, entrambe le parti hanno esteso la sospensione degli attacchi alle infrastrutture energetiche per 30 giorni, ma le questioni territoriali restano irrisolte. Kiev, pur accogliendo con favore i progressi, si dice preoccupata “Quando parlano di noi senza di noi, c’è da preoccuparsi”, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Secondo fonti statunitensi, la Russia avrebbe chiesto il riconoscimento del suo controllo su tre regioni ucraine occupate parzialmente: Donetsk, Zaporizhia e Kherson. Kiev ha respinto l’ipotesi, ribadendo che non riconoscerà l’annessione di alcun territorio oltre le linee di controllo attuali.
La Casa Bianca ha diffuso due dichiarazioni simili, confermando l’intesa sulla sicurezza marittima e la sospensione delle ostilità, ma la versione russa includeva un impegno degli Stati Uniti a facilitare le esportazioni agricole di Mosca attraverso la riduzione dei costi assicurativi e il ripristino dell’accesso ai sistemi di pagamento globali. Trump ha ribadito che la questione è ancora in fase di revisione: “Stiamo valutando cinque o sei condizioni”.
Zelensky ha espresso insoddisfazione, affermando che qualsiasi concessione sulle sanzioni rafforzerebbe economicamente la Russia mentre la guerra continua. Mosca ha inoltre richiesto la revoca delle restrizioni sui servizi portuali e sulle navi battenti bandiera russa, insistendo per un reintegro nel sistema di pagamenti Swift.
Un nuovo round di colloqui è previsto a breve, ma la mancanza di un meccanismo di attuazione concreto solleva dubbi sulla tenuta dell’accordo. L’Ucraina spera di coinvolgere attori terzi come la Turchia o l’Arabia Saudita nella gestione della sicurezza marittima, mentre i paesi europei potrebbero contribuire al monitoraggio energetico.
Trump ha menzionato anche la questione della centrale nucleare di Zaporizhia, sotto controllo russo, ipotizzando un’eventuale gestione congiunta. Zelensky ha smentito che il tema fosse oggetto di negoziato in questa fase, mentre Mosca ha ribadito che l’impianto non verrà ceduto a nessun altro Stato. (www.dire.it – Agenzia Dire)