Milano-Cortina, al via i test di preomologazione delle piste

Milano-Cortina, al via i test di preomologazione delle piste

Milano – Grande fermento a Cortina d’Ampezzo, dove in questi giorni si svolgono i test per la pre-omologazione della pista da bob. Sono 62 gli atleti, provenienti da 12 Paesi diversi, che questa settimana effettueranno discese libere di prova, nelle tre discipline di bob, slittino e skeleton.

Questi test di discesa, richiesti dalle Federazioni internazionali, hanno come obiettivo la verifica delle misure di sicurezza, per permettere agli atleti di svolgere la loro migliore prestazione sportiva.

Presente nell’iconica città veneta anche il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: “Non abbiamo avuto dubbi sulla pista, sentivamo una grande responsabilità” – ha dichiarato il ministro, visitando il cantiere – “abbiamo recuperato ritardi ereditati e, adesso, la pista da bob rimarrà un punto di riferimento per atleti di tutto il mondo ad evento concluso. Gli ingegneri e gli architetti italiani non hanno eguali”.

La nuova pista Sliding Center “Eugenio Monti”, che riprende parzialmente il tracciato storico realizzato nel 1920 e utilizzato nelle Olimpiadi del 1956, è stata costruita in tempi record, tornando a ghiacciarsi in vista dei prossimi giochi invernali del 2026, dopo appena 300 giorni dall’avvio dei lavori.
Il nome dell’infrastruttura ricorda l’atleta italiano che, nel 1954, vinse la sua prima medaglia olimpica, utilizzando un bob prodotto a Cortina. Nel 1964, Eugenio Monti dimostrò inoltre una sportività e fair play eccezionali, prestando un bullone per la slitta della squadra inglese, che superò gli italiani sul podio, vincendo l’oro.

Con una lunghezza di 1749 metri, una velocità massima di 140 km/h con tempo di gara di 55/60 secondi, lo Sliding Centre è tra le opere simbolo dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici. Sarà una pista da bob utilizzabile anche da persone con disabilità, in linea con il principio del “design for all” seguito per tutte le opere olimpiche. È inoltre la prima in Europa costruita con un sistema all’avanguardia: il liquido di distribuzione del freddo a glicole, che permette di abbassare il punto di congelamento dell’acqua, rendendo le operazioni di ghiacciamento più precise e sostenibili.

Nelle scorse settimane la temperatura sulla pista, su cui hanno lavorato oltre 20 ghiacciatori, si è abbassata fino ai -15/-18°, permettendo la modellatura artigianale del ghiaccio con uno spessore di circa 4 cm lungo tutto il tracciato.

Non solo innovazione, ma anche rispetto dei territori e della comunità.
Per la realizzazione della pista sono stati tagliati 840 alberi, ma si prevede la ripiantumazione di 10.252 unità e 3.033 arbusti, rispettando così la sostenibilità ambientale e paesaggistica: a copertura dell’impianto ci sarà da una struttura con tetto “verde” a due falde, che richiama l’architettura ampezzana, per una continuità col paesaggio circostante.

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti estende per questo importante traguardo i più sentiti ringraziamenti alle 135 persone che hanno lavorato a Cortina, 115 fornitori e 35 appaltatori, alla Regione Veneto, al Comune di Cortina e alla Provincia di Belluno, nonché a tutte le donne e a tutti gli uomini della Società Infrastrutture Milano Cortina 2026, Simico SpA, per il loro contributo alla realizzazione di un sogno italiano.

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