In ingegneria elettrica la distribuzione elettrica è l’ultima fase nel processo di consegna dell’elettricità all’utente finale dopo la produzione e la trasmissione e si realizza attraverso un’infrastruttura di rete tipica qual è la rete di distribuzione elettrica capillare fino agli utenti o utilizzatori finali. Generalmente tale rete comprende linee elettriche a media tensione (tra i 10 e i 20 kV) e linee a bassa tensione (inferiore a 1000 V, normalmente 400 V), impianti di trasformazione AT/MT (cabine primarie), trasformatori su pali o cabine elettriche a media tensione (cabine secondarie), sezionatori ed interruttori, strumenti di misura. Le linee ad alta tensione (tra i 60 e 400 kV) fanno invece parte della rete di trasmissione. Il trasporto su lunga distanza è più efficiente operando ad alta tensione. Avvicinandosi all’utente finale, invece, la tensione necessita di essere progressivamente abbassata per motivi di sicurezza (si abbassa il rischio di folgorazione) e anche perché generalmente i carichi elettrici delle utenze industriali e quelli delle utenze domestiche lavorano rispettivamente a media e bassa tensione. In Italia mentre la trasmissione su lunghe distanze è in mano ad un unico operatore (Terna), la distribuzione di energia elettrica fino agli utenti finali è stata invece liberalizzata a più operatori con il cosiddetto Decreto Bersani favorendo la libera concorrenza nel mercato elettrico. In ciascuna area la distribuzione viene data in concessione a unico operatore (monopolio naturale), mentre l’attività di vendita di energia è lasciata in capo a soggetti diversi che possono offrire proposte ai consumatori.
distribuzione di energia elettrica
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